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Auto, cos’è l’alleanza contro le multe sulle emissioni e chi ne fa parte

I produttori che non riusciranno a vendere abbastanza auto elettriche acquisteranno crediti sulle emissioni da Tesla. Stellantis ha dichiarato che la partecipazione all’alleanza “ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi europei del 2025, ottimizzando le risorse”

Le maggiori case automobilistiche globali stanno iniziando a stringere delle alleanze per acquistare dei “crediti green” ed evitare le sanzioni dell’Unione europea previste per chi non raggiungerà gli obiettivi di vendita sulle auto elettriche. Toyota, Ford, Stellantis, Mazda e Subaru si sono unite a Tesla con l’obiettivo di condividere le emissioni di CO2, abbattere le percentuali e ridurre le potenziali multe di miliardi di euro.

LA NORMATIVA UE SULLE EMISSIONI DELLE AUTO

Come ricorda Il Sole 24 Ore, l’attuale normativa europea impone una riduzione delle emissioni di CO2 del 15% rispetto ai livelli del 2021. Secondo gli analisti, per raggiungere l’obiettivo, almeno il 20% delle vendite dovrà essere rappresentato da auto 100% elettriche. Un obiettivo che molti produttori chiedono di rivedere. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che entro fine gennaio convocherà un tavolo per discutere della crisi del settore. In attesa dell’eventuale modifica delle norme, le case automobilistiche hanno deciso di tutelarsi alleandosi tra di loro.

Dal 1° gennaio 2025 il nuovo limite è 94 g/km di CO2. Ad oggi le emissioni medie sono pari a 120 e solo un terzo dei brand è al di sotto. Se non rispetteranno i limiti, la multa per i produttori sarà di 95 euro per ogni grammo di CO2 oltre il limite per auto venduta. Secondo l’ACEA, le sanzioni totali potrebbero superare i 15 miliardi di euro.

COME FUNZIONA LA CONDIVISIONE DELLE EMISSIONI TRA LE CASE AUTO

Tesla – che gestirà l’alleanza dei produttori (che rappresentano quasi il 30% delle vendite in Europa dei primi 11 mesi del 2023) – ha già presentato a Bruxelles i documenti necessari, spiegando che il sistema consente alle case di condividere le emissioni di CO2, permettendo a chi supera gli obiettivi di compensare con chi li rispetta. In sostanza, i produttori che non riusciranno a vendere abbastanza auto elettriche compreranno crediti sulle emissioni da Tesla. Stellantis ha dichiarato che la partecipazione all’alleanza di Tesla “aiuterà l’azienda a raggiungere gli obiettivi europei del 2025, ottimizzando le risorse”.

I RICAVI DI TESLA DALLA VENDITA DI CREDITI DI CARBONIO

Per l’azienda di Elon Musk la vendita di crediti di carbonio rappresenta un’importante fonte di guadagno: nei primi nove mesi del 2024 circa il 3% del fatturato (2,16 miliardi di dollari) è arrivato da queste operazioni, mentre nell’intero anno 2023 la quota è stata di 1,79 miliardi su 96,7 miliardi di dollari di ricavi.

Il “pool” attualmente conta circa 15 produttori, tra cui Toyota Motor Europe, Ford Motor Company, Mazda Motor Europe e Subaru Europe e Stellantis. Secondo il documento pubblicato, il pool resterà aperto a nuovi partecipanti fino al 5 febbraio.

LE MOSSE DI VOLKSWAGEN, RENAULT E MERCEDES

Volkswagen e Renault hanno già aperto alla possibilità di unirsi ad un pool. Per evitare sanzioni, nel 2024 un quarto delle vendite europee di VW dovrà essere costituito da auto full electric. Nel frattempo, anche Mercedes ha riunito un pool di case per raggiungere lo stesso scopo: oltre alla stessa Mercedes, il gruppo include AMG, Smart, Polestar e Volvo.

RENAULT: CONDIVISIONE EMISSIONI CO2 PUÒ INDEBOLIRE SETTORE AUTO UE

Il Gruppo Renault, però, pur impegnandosi a rispettare le nuove regole Ue sulle emissioni di CO2, ritiene che i produttori che condividono le loro emissioni potrebbero indebolire l’industria automotive europea, quindi chiede urgentemente più chiarezza sulla questione. “Senza una posizione chiara da parte della Commissione europea, i produttori sono costretti a prendere delle decisioni controproducenti, come l’acquisto di crediti dai concorrenti, potenziali tagli alla produzione, etc, e questo porta all’indebolimento dell’industria europea”, ha dichiarato la casa francese.

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