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Elettriche

Auto elettriche, cosa ne pensano Enea ed Enel sulle agevolazioni fiscali

I responsabili sono stati ascoltati in in commissione Finanze nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica

“Stiamo assistendo a un esplodere di iniziative di una tipologia di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche, cioè le colonnine. Ma per metterle dobbiamo avere la possibilità di portare tutta la corrente che serve e in molte città ciò non è possibile. In molte realtà significa a quindi fare un investimento forte sulla rete di distribuzione. Naturalmente gli investimenti in queste reti vanno in bolletta e ciò è giusto. Ma le colonnine in strada non sono l’unico sistema: ci sono ad esempio le reti di distribuzione attuale dei carburanti che possono essere adeguate. Il mio invito è di non innamoraci di un unica soluzione, probabilmente i sistemi possono essere combinati”. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), Federico Testa in commissione Finanze, presso l’Aula della Commissione Affari costituzionali, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica.

GRADITI (ENEA): COME AGEVOLARE LA TRANSIZIONE

“Un quarto delle emissioni è legata al trasporto e il 90% riguarda il comparto stradale. La mobilità sta evolvendo verso una maggiore sostenibilità incardinata su tre pilatri: riduzione della domanda, efficienza e sviluppo di nuove tecnologie. Al momento abbiamo 39 mln di veicoli con una età media di 11.5 anni e un rapporto di 0,646 veicoli/abitanti. Di queste i veicoli tra euro 0 ed euro 3 rappresentano il 35% totale, 65% se consideriamo anche le Euro 4”, ha aggiunto l’ingegner Giorgio Graditi direttore tecnologie energetiche di Enea. Secondo Graditi, il 2020 ha visto un incremento di vendite per i veicoli elettrici – +124% sul 2019 pari a 29.991 veicoli – con la previsione di “3,2-3,8 mln di veicoli al 2030 molto vicini ai valori previsti del Pniec. Le ragioni della scarsa diffusione sono sempre la bassa autonomia, il prezzo di acquisto alto e la scarsa diffusione sistemi di ricarica”. Graditi ha ricordato che la stima degli investimenti a livello europeo per investimenti infrastrutturali per le ricariche è di circa 20 mld per il pubblico e 80 per i privati. Per agevolare la transizione elettrica, gli incentivi anche sotto forma di detrazione, “servono in sostanza azioni di promozione coordinate a livello di disposizione sul territorio in modo da rispondere in modo efficiente ed efficace alle esigenze degli utenti. Per agevolare la transizione occorrono agevolazioni che dovrebbero colmare il divario di prezzo, facilitare la modulazione temporale degli incentivi, essere maggiorati in funzione delle prestazioni ambientali dei veicoli, essere accompagnati da politiche di sostegno sui costi operativi, guardando al potenziamento elettrico delle flotte pubbliche dl trasporto collettivo”.

Per l’infrastruttura di ricarica, gli incentivi addizionali dovrebbero invece concorrere alla “introduzione di sistemi di ricarica flessibili” e “implementare dei servizi V2G e V2H”, ha concluso Graditi.

LE PROPOSTE DI ENEL

“Dal 2017 abbiamo lanciato un piano infrastrutturale per raggiungere al 2022 un numero di punti in grado di garantire i rifornimenti ai 115 mila veicoli attesi. È un piano aperto, flessibile e dinamico che va di pari passo con lo sviluppo della mobilità elettrico e il suo sviluppo di mercato. A fine settembre abbiamo raggiunto più di 10600 punti di ricarica su tutto il territorio cerchiamo di garantire una copertura omogenea e ora nella seconda fase ci stiamo concentrando nelle zone dove il mercato è più importante”, ha detto Federico Galeno responsabile mobilità elettrica in Italia di Enel. “Per noi la proposta di legge è positiva con la possibilità di poter detrarre il 50% del costo l’unica pecca è la non cumulabilità con altri incentivi: visto che la mobilità elettrica è fondamentale. Il decreto prevede che siano previste agevolazioni fiscali anche da parte di privati per chi mette a disposizioni aree. La nostra proposta è che si possa lavorare e arrivare a un’incentivazione del 50% che contribuiscano all’investimento per infrastrutturare il suolo che mettono a disposizione”. Inoltre, ha aggiunto, pe rinstallare le colonnine “occorre definire non solo mancanza Scia ma anche una semplice richiesta di occupazione di suolo al comune”. Inoltre, “proponiamo una modifica al Codice della Strada per le segnalazioni orizzontali e verticali per gli stalli di parcheggio delle stazioni di ricarica”. Infine, “servono interventi sulla componente tariffaria dell’energia che alimenta le colonnine di ricarica. A nostro parere quanto rpeviste dal decreto Semplificazione sarebbe facilmente attuabile perché gli oneri di sitema per l’allaccio delle colonnine sono 2 volte e mezzo i normali allacci e questo riallineamento non comporterebbe aggravi al sistema perché si tratterebbe di consumi aggiuntivi”.

“Vogliamo creare circolo virtuoso puntando sull’elettrificazione” ha aggiunto Augusto Raggi responsabile Italia di Enel X.

DOMANI IN CONFERENZA REGIONI INTESA SUL PIANO NAZIONALE INFRASTRUTTURALE

Domani, tra l’altro il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha convocato in seduta straordinaria la conferenza per parlare, tra l’altro, dell’intesa sull’aggiornamento del Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica;

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