Lo ha deciso l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) che ha pubblicato una precisazione finalizzata a garantire il cosiddetto accesso equo ai servizi bancari
Le grandi banche americane non possono negare di prestare denaro alle compagnie petrolifere e del gas. Lo ha deciso l‘Office of the Comptroller of the Currency (OCC) che ha pubblicato una precisazione finalizzata a garantire il cosiddetto accesso equo ai servizi bancari, in base al quale “le banche dovrebbero condurre una valutazione del rischio dei singoli clienti, piuttosto che prendere decisioni di ampia portata che riguardano l’intera categorie o classi
LA DECISIONE IN VIGORE DAL 1 APRILE
La decisione arriva a pochi giorni dal cambio della guardia alla Casa Bianca e dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 aprile nei riguardi degli istituti finanziari con oltre 100 mld di dollari di attività.
LE CRITICHE
Le banche americano hanno tuttavia critica la nuova regola che a loro giudizio “sembrerebbe anche vietare di utilizzare giudizi soggettivi e considerazioni qualitative, incluso il rischio reputazionale, nel decidere se fornire un servizio finanziario, che è del tutto incoerente con il modo in cui l’OCC si aspettava storicamente che le banche prendessero decisioni di gestione del rischio”.
LE POLICY DELLA BANCHE USA
Le banche sono diventate sempre più consapevoli delle conseguenze reputazionali dell’erogazione di prestiti a progetti di petrolio e gas in aree sensibili come l’Artico, ad esempio. Negli Stati Uniti, Goldman Sachs ha dichiarato a dicembre 2019 che avrebbe rifiutato di finanziare la nuova esplorazione e produzione di petrolio artico e lo sviluppo di nuove miniere di carbone. Anche Wells Fargo, JPMorgan e Deutsche Bank hanno affermato che smetteranno di finanziare nuovi progetti di petrolio e gas nell’Artico.