Advertisement vai al contenuto principale
Rinnovabili

BEI, i giovani giordani chiedono più rinnovabili

I giovani giordani vogliono più investimenti in fonti rinnovabili e più della metà pensa che i cambiamenti climatici abbiano inciso sul proprio reddito. I risultati del sondaggio della Banca Europea degli Investimenti (BEI)

La maggior parte dei giovani giordani chiede più investimenti in rinnovabili.
Un segnale importante, poiché arriva dal Paese primo nel mondo arabo per percentuale di capacità green installata e terzo per energia pulita totale prodotta. L’impegno profuso dal Governo della Giordania e dalle Istituzioni europee per accelerare la transizione ha prodotto effetti positivi sulla popolazione. Ma ora le nuove generazioni chiedono uno sforzo in più. L’indicazione arriva dal sondaggio che la Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha condotto sull’Africa e il Medio Oriente. Indagine che ha coinvolto più di 6.000 giovani, provenienti da Marocco, Tunisia, Egitto, Giordania, Kenya, Sudafrica, Angola, Camerun, Senegal e Costa d’Avorio.

RINNOVABILI E CLIMATE CHANGE, I TIMORI DEI GIORDANI

I risultati più interessanti dell’indagine sul clima mondiale che la Banca dell’Unione Europea conduce dal 2018 riguardano la Giordania. Dal 1979 ad oggi l’istituto di prestito ha stanziato 2,3 miliardi di euro per investimenti pubblici e privati a lungo termine in tutto il Paese.

Il 77% dei giordani intervistati ritiene che gli investimenti per lo sviluppo dell’energia rinnovabile dovrebbero avere la priorità sugli altri settori. Percentuale nettamente superiore rispetto a quella che riguarda i combustibili fossili (12%).

Dato che la vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, Gelsomina Vigliotti, giudica positivo.

“Questa evidenza che emerge dall’indagine sul clima della BEI è incoraggiante. La Banca Europea degli Investimenti intrattiene da tempo relazioni con il Regno hascemita di Giordania e ha sostenuto investimenti sostenibili in acqua, energia, sanità, istruzione, sviluppo urbano e trasporti. Abbiamo stanziato 779 milioni di euro per finanziare progetti di approvvigionamento idrico, di risanamento e di irrigazione in un paese gravemente colpito dalla scarsità d’acqua. La BEI sta lavorando per sostenere il governo della Giordania nel raggiungimento del suo obiettivo per le azioni climatiche incentrate sull’adattamento e la mitigazione”, ha commentato Vigliotti.

QUANTO IL CLIMATE CHANGE DANNEGGIA LA GIORDANIA?

Il 55% degli abitanti della Giordania pensa invece che i cambiamenti climatici abbiano inciso in maniera concreta sul proprio reddito. Siccità, innalzamento del livello del mare, catastrofi naturali sono i principali responsabili.

Il 52% dei giordani dichiara di aver già adottato contromisure per adattarsi all’impatto del cambiamento climatico, tra cui investimenti per le tecnologie per il risparmio idrico. Solamente l’1% è convinto che il climate change stia già influenzando la sua vita quotidiana.

GIORDANIA PAESE GREEN

Il dati del Governo dell’Algeria dicono che il Paese sarebbe al terzo posto per quantità di energia green prodotto nel Continente Africano dopo Egitto e Marocco. Il 59% della capacità totale installata sarebbe frutto di accordi di acquisto di energia (1.498 MW), il 41% (1.027 megawatt) da sistemi di energia rinnovabile privati. Gli operatori attivi nel settore dell’energia eolica sono sette, mentre nel fotovoltaico sono ben 22.

Il ministro dell’Energia e delle risorse minerarie Saleh Kharabsheh ha affermato che la capacità totale installata di produzione di e da fonti rinnovabili a fine luglio 2022 ammontava a circa 2.526 megawatt, il 29 per cento dell’energia elettrica generata dall’inizio del 2022. Un aumento del 3% rispetto al 2021.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su