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Arera

Besseghini (Arera): singoli operatori verranno chiamati a chiarire comportamenti tenuti nel 2023-24

Arera avvierà analisi “caso per caso” sugli operatori energetici per verificare comportamenti di mercato potenzialmente non corretti emersi dall’indagine sul biennio 2022-2024.

“Il meccanismo con cui ora si proseguirà sarà sostanzialmente quello di andare, come peraltro prevedere Remit, quindi in maniera assolutamente coerente con la previsione normativa con quella dell’analisi per caso, quindi dei singoli operatori verranno chiamati a fornire argomenti rispetto al comportamento di mercato tenuto che nelle ipotesi formulate darebbe luogo alla percezione di un comportamento di mercato non corretto ma che naturalmente vanno verificate nel concreto dei singoli operatori con il duplice obiettivo da una parte di specificare quei parametri di costo che noi abbiamo assunto come ragionevoli, medi ma pur sempre medi e quindi non specifici del singolo impianto”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) Stefano Besseghini in Commissione Attività produttive sugli esiti dell’indagine conoscitiva avviata dall’autorità medesima sul funzionamento dei mercati elettrici nel periodo 2022-2024.

IL TEMA DEI COSTI-OPPORTUNITÀ E LA LEGITTIMA SCELTA DEI MERCATI

“Poi l’altro tema è naturalmente quello dei costi-opportunità che legittimamente la norma permette all’operatore di mettere in campo per decidere come provvedersi alla remunerazione necessaria sui mercati, perché Mgp è uno dei mercati disponibili, e quindi questo è un altro elemento da cui non si può prescindere”, ha proseguito Besseghini.

LA PRECISAZIONE DI BESSEGHINI: “NON SONO PROCEDIMENTI SANZIONATORI, MA IL COMPLETAMENTO DELL’INDAGINE”

“Credo sia necessario chiarire un punto: queste analisi caso per caso non sono provvedimenti sanzionatori nei confronti dei singoli operatori, sono il completamento dell’indagine ai sensi Remit. L’indagine prevede che una volta fatta l’indagine di carattere generale si acceda a questo confronto con gli operatori proprio per completarne gli effetti. Poi in esito a queste verifiche si potranno se necessario come dice anche la delibera, attivare procedimenti sanzionatori ma soprattutto avere un quadro concreto di qual è l’andamento di questi mercati in due anni”, ha precisato il presidente di Arera.

LA SMENTITA SUI 5 MILIARDI: “UNA SUGGESTIONE DEI GIORNALISTI, CONCETTUALMENTE IMPROPRIO”

“Nel rapporto non si parla mai di 5 miliardi è un elemento che emerge da stime che ha fatto qualche giornalista e lo lasciamo alla suggestione, nel rapporto noi cerchiamo di quantificare gli impatti di prezzo per tecnologia in una disamina ‘what if’ che segmenta per tecnologie e trasferire questo sulla globalità dell’energia trattata sul mercato è concettualmente improprio”, ha poi concluso Besseghini in riferimento a quanto si legge nel rapporto e cioè sul fatto che confrontando i prezzi effettivi con quelli simulati, erano state riscontrate differenze medie di prezzo significative (17-22 euro/MWh nel 2023 e 15-24 euro/MWh nel 2024), che avrebbero portato a bollette gonfiate per i consumatori, con un impatto stimato di 5 miliardi di euro.

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