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BHP esce dal petrolio: continuerà a generare valore in modo sostenibile

In occasione dei risultati finanziari dell’esercizio fiscale 2021, solidi e con un dividendo record, BHP ha annunciato la riorganizzazione della struttura societaria. Esce dal petrolio con cessione attività a Woodside Petroleum 

Giornata importantissima per BHP alle prese con i conti e con modifiche alla struttura aziendale in vista di un futuro più sostenibile. Dopo aver annunciato solidi risultati finanziari e un dividendo record, il colosso minerario ha comunicato al mercato di aver approvato “modifiche al proprio portafoglio e alla struttura aziendale, posizionandosi ancora più fortemente per aumentare il valore attraverso la produzione delle materie prime di cui il mondo ha bisogno per la crescita economica e la decarbonizzazione”.

BHP SI RIORGANIZZA PER UN FUTURO SOSTENIBILE

BHP ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2021 con un utile di 17 miliardi di dollari (+88%). Assegnato un dividendo finale di 2 dollari ad azione che porta il dividendo totale dell’anno al record di 3,01 dollari (2,89 dollari le attese del mercato).

In occasione dei conti BHP ha annunciato:

  • Un investimento di 5,7 miliardi di dollari nel progetto Jansen Stage 1 in Canada, una nuova attività ad alto margine nel miglior bacino di potassio del mondo, che apre anche un nuovo fronte di crescita futura per BHP;
  • La creazione di una delle prime 10 compagnie petrolifere e del gas indipendenti a livello globale attraverso un accordo da 28 milioni di dollari per perseguire una fusione delle attività petrolifere di BHP con Woodside. Gli azionisti di BHP deterranno il 48% di questa società;
  • La prevista unificazione della struttura aziendale di BHP in un’unica quotazione primaria sull’Australian Securities Exchange, per rendere BHP più semplice e agile.

Coerentemente con la strategia di BHP per garantire ulteriori opportunità di crescita nelle materie prime future, la società ha anche recentemente fatto un’offerta pubblica per acquisire le risorse Noront del Canada per ottenere l’accesso a un bacino di nichel altamente potenziale in una regione attraente. Il consiglio di amministrazione di Noront ha raccomandato all’unanimità agli azionisti di accettare l’offerta di BHP.

BHP ESCE DAL PETROLIO

L’uscita di BHP dal petrolio attraverso la cessione delle attività all’australiana Woodside Petroleum era stata anticipata nei giorni scorsi da diversi rumors. Il colosso minerario accelera così la sua uscita dai combustibili fossili, considerando che l’attività petrolifera rappresentava solo il 5% dei suoi guadagni annuali.

Il CEO di BHP Mike Henry ha però precisato che la società è rimasta impegnata nel carbone metallurgico utilizzato nella produzione di acciaio.

MIKE HENRY (AD DI BHP): VOGLIAMO GENERARE VALORE IN MODO SOSTENIBILE

“Il mondo avrà bisogno di più rame e nichel per l’elettrificazione, energia rinnovabile e veicoli elettrici, minerale di ferro e carbone metallurgico di alta qualità per produrre l’acciaio per le infrastrutture, compreso quello necessario per la decarbonizzazione e la potassa necessaria per la produzione alimentare globale sostenibile”, ha dichiarato l’amministratore delegato di BHP, Mike Henry.

“Stiamo posizionando attivamente BHP per soddisfare le esigenze del mondo e continuare a generare valore in modo sostenibile per i nostri azionisti, dipendenti e partner commerciali, nonché per le comunità e i governi ospitanti”.

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