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Big Oil lancia la corsa all’energia pulita

Le grandi compagnie affermano di poter implementare su scala commerciale le soluzioni più complesse a zero emissioni poiché hanno capacità ingegneristiche, denaro ed esperienza geologica

Le grandi compagnie petrolifere e le startup di climate tech stanno discutendo su chi sia nella posizione migliore per guidare la transizione alle basse emissioni di carbonio. A sentire gli amministratori delegati come Darren Woods di Exxon, le loro aziende sono attrezzate per implementare delle infrastrutture a basse emissioni di carbonio su larga scala, come gli impianti per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) e la produzione e distribuzione di idrogeno. Nel frattempo, le startup di energia pulita affermano di essere già pronte a guidare gli sforzi di decarbonizzazione.

La visione che alla fine prevarrà nel mondo determinerà se gli obiettivi delle zero emissioni nette saranno raggiunti e, quindi, quanto si riscalderà il pianeta rispetto ai livelli preindustriali.

L’AFFONDO DI EXXON ALLE STARTUP DI CLIMATE TECH

Woods di recente ha minimizzato il ruolo che le startup di tecnologia climatica potrebbero svolgere nella transizione energetica. In una chiamata agli utili della scorsa settimana, ha detto agli analisti riguardo alla divisione “soluzioni a basse emissioni di carbonio” di Exxon: “penso che siamo molto ben posizionati lì. Questo non è un campo per le startup”. Per Woods si tratta di “progetti su larga scala che richiedono il tipo di competenza progettuale, il tipo di dimensioni e di capacità di bilancio che abbiamo, richiedono tecnologia ed esperienza operativa”.

Exxon prevede di investire 17 miliardi di dollari in soluzioni a basse emissioni di carbonio fino al 2027. Questi commenti sono piombati come un fulmine a ciel sereno sull’ampia comunità di finanziatori delle tecnologie climatiche, che hanno detto di aver perso miliardi di investimenti in arrivo nel settore e il rapido dispiegamento di energie rinnovabili e altre tecnologie.

IL PARERE DELL’EX DIRIGENTE SHELL

I commenti di Woods hanno fatto eco a quelli dell’allora CEO di Shell, Ben van Beurden: anch’egli, infatti, nel 2021 minimizzò il ruolo delle startup di tecnologia pulita. Secondo Exxon e Shell, le grandi aziende sono meglio attrezzate per implementare su scala commerciale le soluzioni più complesse a basse e zero emissioni di carbonio come il CCS, l’idrogeno e i biocarburanti. Questo perché, tra gli altri fattori, hanno il vantaggio delle capacità ingegneristiche, il denaro e l’esperienza geologica. I finanziatori delle tecnologie climatiche considerano invece l’opinione di Woods una visione miope.

GLI INVESTIMENTI NELLA TECNOLOGIA CLIMATICA

Dawn Lippert, CEO di Elemental Excelerator – un programma per aiutare le startup climatiche in fase iniziale ad avviarsi – nel 2022 sono stati destinati 70 miliardi di dollari a finanziamenti di venture capital per la tecnologia climatica, a dimostrazione dello slancio del settore. Questo, più l’investimento di 1 trilione di dollari in energia a basse emissioni di carbonio dello scorso anno, secondo Lippert supera di gran lunga ciò che Exxon prevede di investire nella transizione energetica su base annuale: “sono solo sminuiti da ciò che sta realmente accadendo nel mercato e dal tentativo di minimizzare le startup”, ha detto, riferendosi soprattutto ad Exxon.

Secondo Lippert l’enfasi di Exxon e Shell su CCS e idrogeno indica che potrebbero avere delle idee sbagliate sull’energia pulita: “quelli in realtà non sono i settori che riteniamo i più importanti nella tecnologia climatica”, ha detto Lippert, che ha indicato i numeri dell’AIE secondo cui le energie rinnovabili, la rete elettrica e lo stoccaggio oggi rappresentano oltre l’80% degli investimenti totali nel settore energetico.

Secondo Andrew Beebe, amministratore delegato di Obvious Ventures, la storia dimostra che le startup svolgono un ruolo di primo piano quando si tratta di implementare tecnologie pulite: “nel far progredire l’economia dell’energia pulita avranno un ruolo sia le principali aziende incumbent che le nuove imprese. Questo è un momento in cui tutti sono in gioco”, ha affermato Beebe.

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