Dalle associazioni di consumatori trapela delusione per gli interventi annunciati contro il caro bollette
Prevale la delusione tra le associazioni dei consumatori per gli interventi che il Governo dovrebbe portare in Consiglio dei ministri contro il caro bollette.
LE IPOTESI IN CAMPO
Dalla riunione interlocutoria che si è tenuta ieri a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e i ministri competenti si fa largo l’ipotesi di un intervento per concentrare le risorse – circa 2,8-2,9 miliardi – nell’arco di tre mesi, in particolare a favore degli utenti vulnerabili con un possibile innalzamento fino a 20mila euro (a fronte degli attuali 9.530) della soglia Isee che determina l’accesso al bonus sociale, lo sconto per le famiglie in condizioni di svantaggio economico o fisico. Per le imprese, invece, rimangono sul tavolo l’ipotesi dell’anticipazione delle compensazioni per i costi indiretti dell’Ets “o allargare il raggio d’azione ad altre misure, a partire dall’idroelettrico alle prese con il nodo dei rinnovi” su cui “con Bruxelles è stato aperto” un canale e “le opzioni sono diverse (dall’ipotesi che aggancia i rinnovi alla cessione al Gse di una parte di diritti sull’energia prodotta, a quella che riassegna le concessioni al concessionario scaduto o uscente a fronte della presentazione di piani pluriennali di investimenti)”, si legge sul Sole 24 Ore di oggi.
SALVINI: 2 MLD PER FAMIGLIE CON ISEE BASSO, 1 MLD PER LE IMPRESE
In mattinata Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ospite a “Giu’ la maschera” su Rai Radio 1, ha confermato l’intervento di domani e l’intenzione dell’esecutivo di mettere sul tavolo “3 miliardi di euro per abbassare con 2 miliardi le bollette alle famiglie con un reddito Isee più basso e con 1 miliardo venire incontro al caro bollette di piccole e medie imprese e grandi aziende che utilizzano l’energia”.
NEL TARDO POMERIGGIO NUOVO VERTICE A PALAZZO CHIGI
Ma la definizione degli ultimi dettagli arriverà probabilmente nel tardo pomeriggio di oggi: intorno alle 19 è previsto un nuovo vertice a cui oltre alla premier Meloni dovrebbero partecipare anche i titolari di Ambiente (Pichetto Fratin) ed Economia (Giorgetti). Ciò in vista del Consiglio dei Ministri di domani che ha calendarizzato per le ore 9 sia lo schema di Dl “Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, di riduzione dell’onere fiscale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio” sia la Delega al Governo in materia di energia nucleare sostenibile.
CODACONS: DA GOVERNO PRESA IN GIRO DEGLI ITALIANI, MISURE PER TRE MESI INEFFICACI
Intanto sono arrivate le critiche da parte delle associazioni dei consumatori a cominciare dal Codacons che ha bocciato le misure del Governo.
Limitare a soli tre mesi la durata dei provvedimenti in tema di Bollette è una presa in giro degli italiani – spiega l’associazione – Il problema del caro-energia è strutturale e si ripresenta a più riprese in Italia, provocando danni economici enormi a famiglie e imprese. Pensare di affrontare la questione con un decreto tampone valido solo per un trimestre, che si limita ad aiutare le famiglie numerose o con Isee basso ricorrendo alla facile strada dei bonus, non può rappresentare una soluzione valida.
Non si interviene infatti sulle reali cause del caro-Bollette, a partire dalle speculazioni sui mercati, né sulla tassazione eccessiva che porta gli italiani a pagare luce e gas molto di più rispetto al resto d’Europa, e che ingrassa le casse statali. Basti pensare che oggi sulla bolletta del gas di un utente vulnerabili imposte e oneri di sistema pesano complessivamente per quasi il 30%, mentre sulla fattura della luce il 20,1% se ne va in tasse, ha concluso il Codacons.
CONSUMERISMO: LE MISURE DEL GOVERNO DEL TUTTO DELUDENTI
Discorso simile per Consumerismo: “Le misure allo studio del Governo appaiono del tutto deludenti e insufficienti a contrastare l’emergenza energia, che rischia di avere gravi ripercussioni sociali ed economiche enormi. “Per affrontare l’emergenza Bollette è necessario un intervento immediato e concreto che affronti le cause strutturali di questa crisi – spiega il presidente Luigi Gabriele – Estendere la platea dei beneficiari dei bonus sociali non è la strada giusta, e taglia fuori una fetta enorme di utenti che continuano a subire tariffe in costante crescita. Anche il mercato libero dell’energia, che avrebbe dovuto portare vantaggi economici per i consumatori, si è dimostrato un flop, con tariffe di luce e gas sensibilmente più elevate rispetto al mercato tutelato e al servizio a tutele graduali”.
“Il governo deve inserire nel decreto misure davvero efficaci volte a proteggere i consumatori dalle truffe, garantire la trasparenza dei prezzi, sostenere le famiglie e le imprese in difficoltà e promuovere un sistema energetico più sostenibile e indipendente” ha concluso Gabriele.
UDICON: DAL GOVERNO MISURE ACCESSIBILI CHE TENGANO CONTO DI SPECULAZIONI E RISVOLTI INTERNAZIONALI
“Alla vigilia del CdM che affronterà il tema del caro energia, ci aspettiamo misure che garantiscano stabilità alle famiglie, evitando che in pochi mesi si trovino ad affrontare nuovi rincari” ha invece affermato Fabrizio Ciliberto, vicepresidente nazionale Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori). “Chiediamo misure semplici, immediate e facilmente accessibili, senza ostacoli burocratici che spesso scoraggiano chi ne ha diritto. Sappiamo bene – prosegue Ciliberto – che il costo dell’energia è oggi più che mai influenzato da fattori internazionali, ma il governo deve evitare che rincari ingiustificati dovuti alla volatilità del mercato si scarichino sulle famiglie. Tre mesi di aiuti possono rappresentare un primo sostegno, ma è necessario uno sguardo più ampio per garantire che, una volta scadute le misure emergenziali, i consumatori non si ritrovino nuovamente in difficoltà”. “Ci auguriamo che dal Consiglio dei ministri arrivino risposte concrete per garantire maggiore stabilità al sistema”, conclude
UNC: BENE DECRETO, CI ASPETTIAMO MISURE EFFICACI. SU NUCLEARE SERVE REFERENDUM CONSULTIVO
Un decreto legge contro il caro bollette e il disegno di legge delega al governo in materia di energia nucleare sostenibile sono all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per domani alle 9.
“Bene, domani ci attendiamo, per usare le parole della Premier, misure efficaci e soddisfacenti. Il che vuol dire, non solo il ripristino delle soglie Isee introdotte da Draghi per le famiglie in condizioni economicamente svantaggiate, ossia 15.000 euro contro i 9.530 euro attuali e 30.000 euro contro i 20.000 per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico, ma anche una riduzione, per tutti, degli oneri di sistema e dell’Iva sul gas al 10%, visto che orami sono troppe le famiglie in difficoltà con il pagamento delle bollette, ben oltre quell’Isee” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori
“Servono poi misure strutturali, come, in attesa di riforme serie a livello europeo, disaccoppiare luce e gas potenziando i PPA, consentendo ad AU di di riprendere a fare gli acquisti a lungo termine, ridefinendo la formazione del PUN e i meccanismi di incentivazione delle rinnovabili, garantire ai vulnerabili di poter restare per sempre nella tutela, senza aste, prorogando nel frattempo dal 30 giugno al 31 dicembre 2025 la facoltà concessa ai vulnerabili di poter rientrare nel Servizio a Tutele Graduali della luce” prosegue Vignola.
“Quanto al nucleare, per ora non ci pronunciamo sul tema, ma ci piacerebbe, visto che per ben due volte gli italiani con il referendum hanno detto no, nel 1987 e nel 2011, che prima di partire in quarta si consultassero nuovamente con un referendum consultivo, come avvenuto in passato nel 1989 sull’Europa. Questo sia per il rispetto della volontà popolare, sia per evitare di iniziare a spendere soldi, che come al solito si pagheranno in bolletta, per poi veder bloccare tutto con un terzo referendum abrogativo. Non ci sembra cosa saggia” conclude Vignola.