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Carbone

Il carbone resiste, malgrado i cambiamenti climatici

Secondo l’ultimo rapporto dell’Aie, la domanda mondiale di carbone rimarrà stabile fino al 2023 mentre il contributo al mix energetico globale dovrebbe diminuire leggermente, passando dal 27% del 2017 al 25% del 2023

La domanda mondiale di carbone rimarrà stabile fino al 2023, nonostante i venti contrari all’utilizzo di questa tipologia di combustibile. Mentre il consumo diminuisce in Europa e negli Stati Uniti, infatti, continua ad aumentare in alcune parti dell’Asia. È quanto rileva l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) che dedica al carbone il Report annuale 2018 con analisi e previsioni al 2023 nel quale sottolinea come la domanda mondiale sia tornata a crescere nel 2017, dopo due anni di calo, dell’1% a quota 7.585 milioni di tonnellate grazie ad una ripresa della crescita economica che ha spinto produzione industriale e uso di elettricità.

DOMANDA IN CRESCITA MA CONTRIBUTO AL MIX GLOBALE IN CALO: 25% NEL 2023

carboneLa domanda mondiale di carbone sembra destinata a crescere per il secondo anno consecutivo nel 2018”, sottolinea il rapporto dell’Aie e si prevede che rimarrà stabile nei prossimi cinque anni, dato che “il calo in Europa e Nord America sarà compensato da una forte crescita in India e nel Sud-Est asiatico”. Secondo Aie, in ogni caso, “le politiche a favore di una migliore qualità dell’aria e sul clima, le campagne di dismissione del carbone, gli annunci di eliminazione graduale del combustibile, il calo dei costi delle energie rinnovabili e l’abbondanza delle forniture di gas naturale stanno mettendo sotto pressione il carbone. Di conseguenza, il contributo del carbone al mix energetico globale dovrebbe diminuire leggermente, passando dal 27% del 2017 al 25% del 2023”.

IN ASIA DOMANDA ANCORA SOSTENUTA PER IL COMBUSTIBILE

Malgrado ciò, tuttavia, Aie riconosce che la domanda di carbone cresce in gran parte dell’Asia grazie alla sua accessibilità e disponibilità. L’India, ad esempio, “vede l’aumento maggiore rispetto a qualsiasi altro paese, anche se il tasso di crescita, pari al 3,9% all’anno, sta rallentando, frenato da un’espansione su larga scala delle energie rinnovabili e dall’uso di tecnologie nelle nuove centrali a carbone. Aumenti significativi nell’uso del carbone sono attesi anche in Indonesia, Vietnam, Filippine, Malesia e Pakistan”, evidenzia l’Agenzia internazionale per l’energia.

IL PRIMATO PER IL CONSUMO DI CARBONE ALLA CINA

Il carbone in Cina rappresenta il 14% dell’energia primaria globale: si tratta della percentuale più ampia al mondo. “Gli sviluppi nel settore carbonifero cinese possono influire sui prezzi del carbone, del gas e dell’elettricità in tutto il mondo, ad esempio attraverso la sostituzione tra combustibili o l’arbitraggio regionale. Ciò pone il settore del carbone cinese al centro della scena energetica mondiale. Mentre la Cina rappresenta quasi la metà del consumo mondiale di carbone, le sue misure per l’aria pulita sono destinate a limitare in futuro la domanda di carbone cinese. Prevediamo che la domanda di carbone cinese diminuirà di circa il 3% nel periodo in esame”, ammette Aie.

TREND DI MERCATO SI STA DIMOSTRANDO RESISTENTE AL CAMBIAMENTOaustralia carbone

Cina a parte, in un numero sempre più crescente di paesi, l’abbandono progressivo della produzione di carbone è un obiettivo politico fondamentale. Ma le tendenze del mercato si stanno dimostrando resistenti al cambiamento. “La storia del carbone è la storia di due mondi con politiche di azione per il clima e forze economiche che portano da un lato alla chiusura delle centrali a carbone in alcuni paesi, e dall’altro a far svolgere a questo combustibile un ruolo nel garantire l’accesso all’energia a prezzi accessibili – ha detto Keisuke Sadamori, Direttore dei mercati energetici e della sicurezza dell’Aie -. In molti paesi, in particolare nel Sud e Sud-Est asiatico, si pensa di fornire sicurezza energetica e sostenere lo sviluppo economico”.

FONDAMENTALE LA TECNOLOGIA COME LA CATTURA, L’UTILIZZO E LO STOCCAGGIO DEL CARBONIO

carboneQuesto è il motivo per cui l’Aie considera le tecnologie come la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCS) strumenti essenziali per coprire il fabbisogno energetico attuale e futuro con le ambizioni climatiche globali e nazionali. Per contribuire a costruire un nuovo slancio corroborato dalla tecnologia, l’Aie e il governo del Regno Unito hanno recentemente co-presieduto un vertice internazionale in cui ministri, alti funzionari governativi di tutto il mondo, amministratori delegati delle principali aziende energetiche e la comunità finanziaria si sono riuniti per identificare le misure pratiche per accelerare gli investimenti e la diffusione della CCS. “Affrontare i nostri obiettivi climatici a lungo termine, affrontare l’urgente impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute e garantire che un maggior numero di persone in tutto il mondo abbia accesso all’energia richiederà un approccio che coniughi politiche forti con tecnologie innovative- ha affermato Sadamori -. Deve basarsi su tutte le opzioni disponibili – tra cui, ovviamente, più energie rinnovabili – ma anche su una maggiore efficienza energetica, nucleare, CCS, idrogeno e altro ancora”.

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