Il prezzo del carbone potrebbe aumentare a causa della crisi energetica e del rally del gas. Goldman Sachs raddoppia le previsioni a 190 dollari
Con l’avvicinarsi dell’inverno e le prospettive di una possibile crisi energetica si surriscaldano i prezzi del gas e del carbone.
Goldman Sachs ha quasi raddoppiato le sue previsioni per i prezzi del carbone asiatico sulla scia di una ripresa globale della domanda di energia e dei problemi di produzione nei principali paesi minerari che renderanno scarsa l’offerta.
GOLDMAN: NEL 4° TRIMESTRE PREZZO A 190 DOLLARI
Secondo gli esperti della banca d’affari, il benchmark del carbone termico di Newcastle avrà una media di 190 dollari a tonnellata nel quarto trimestre, in aumento rispetto a una precedente previsione di 100 dollari.
Nella prima settimana di settembre il carbone di Newcastle è salito a un record di 177,50 dollari a tonnellata.
CARBONE: 120 DOLLARI IL PREZZO MEDIO 2022
Gli analisti Paul Young e Hugo Nicolaci, scrive Bloomberg, sostengono che i prezzi del carbone aumenteranno per soddisfare la domanda durante l’inverno, tenendo conto del rally globale del gas naturale.
La banca ha alzato le sue previsioni per il 2022 a 120 dollari a tonnellata da 85 dollari.
IN AUMENTO IMPORT ED EXPORT
Le esportazioni globali di carbone dai principali produttori sono aumentate di circa l’8% a maggio e giugno mentre le importazioni nei grandi importatori tra cui Giappone, Corea del Sud e Cina sono cresciute del 16% a giugno.
IN AUMENTO ANCHE PREZZO CARBON COKE
La banca ha anche alzato le previsioni per il carbone da coke utilizzato per produrre acciaio, con i prezzi del quarto trimestre che ora sono aumentati del 48% a 230 dollari la tonnellata, mentre ha alzato la media del 2022 del 13% a 175 dollari.
MIGLIORANO LE PROSPETTIVE PER LE SOCIETA’ MINERARIE
Inoltre, Goldman ha rivisto al rialzo i prezzi obiettivo per le azioni dei colossi minerari australiani, tra cui South32 Ltd., Whitehaven Coal Ltd. e Coronado Global Resources Inc.