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Idroelettrica

Cina, l’era delle mega-dighe sta finendo

Il motivo della transizione ha a che vedere da un lato con la crescente competitività sia delle fonti rinnovabili (come il fotovoltaico) che di quelle tradizionali (come il carbone), che ha reso sempre meno conveniente la costruzione di grandi digheLa compagnia statale cinese China Three Gorges ha di recente acceso la prima serie di generatori nella centrale idroelettrica di Wudongde: la diga – sul fiume Jinsha, nella Cina meridionale – è una delle più alte al mondo. Lungo lo stesso fiume c’è anche la diga Baihetan, attualmente in costruzione e forse operativa dal prossimo anno. Insieme, le due centrali produrranno più elettricità di quanta ne viene generata in tutte le Filippine. Ma sono gli ultimi esemplari della loro specie.

L’ERA DELLE MEGA-DIGHE STA PER FINIRE

L’era delle mega-dighe in Cina è iniziata negli anni Cinquanta ma ha vissuto una particolare accelerazione dagli anni Novanta, in contemporanea all’ascesa di Pechino sulla scena globale. Oggi però questa fase sta volgendo al termine, perché l’industria idroelettrica nazionale sta virando verso progetti più piccoli e verso centrali ad accumulo tramite pompaggio.

Il motivo della transizione ha a che vedere da un lato con la crescente competitività sia delle fonti rinnovabili (come il fotovoltaico) che di quelle tradizionali (come il carbone), che ha reso sempre meno conveniente la costruzione di grandi dighe. Dall’altro lato, invece, bisogna tener conto del fatto che la maggior parte dei siti favorevoli alla realizzazione di opere così imponenti – con una potenza che supera i 10 gigawatt – sono già stati sfruttati.

Il potenziale non è completamente esaurito: ad essersi esaurite sono però le posizioni economicamente più vantaggiose perché più semplici da raggiungere. Al contrario, c’è molto spazio per centrali da 1-3 gigawatt.

SI INVESTE SOPRATTUTTO IN ASIA

Se l’era delle grandi dighe sembra vicina alla conclusione in Cina, le aziende cinesi stanno però investendo molto in progetti idroelettrici soprattutto in Asia, all’interno della cornice della Belt and Road Initiative, l’iniziativa infrastrutturale e strategica lanciata da Pechino nel 2013.

In Pakistan, ad esempio, la China Three Gorges sta costruendo la centrale idroelettrica di Karot, che dovrebbe venire completata entro la fine dell’anno prossimo. Sempre in Pakistan, il governo di Islamabad e la China Three Gorges hanno recentemente firmato un accordo da 2,4 miliardi di dollari per la realizzazione di un progetto idroelettrico nella regione del Kashmir.

A maggio, un’altra compagnia statale cinese – POWERCHINA – si era aggiudicata il contratto per la realizzazione della diga Diamer-Bhasha nel nord del Pakistan.

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