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Fabbriche

Cingolani sceglie Ispra come laboratorio nazionale di riferimento per misurare la qualità dell’aria

Fino ad ora Ispra era stato investito di tale ruolo in via transitoria secondo i dettami della direttiva europea sulla qualità dell’aria

L’ISPRA è stato individuato con decreto del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani come laboratorio nazionale di riferimento per le sostanze inquinanti biossido di zolfo, biossido di azoto e ossidi di azoto, benzene, monossido di carbonio, ozono, PM10 e PM2,5 e specie ioniche nel PM2,5. Fino ad ora Ispra era stato investito di tale ruolo in via transitoria secondo i dettami della direttiva europea sulla qualità dell’aria che chiede agli Stati membri di assicurare la presenza, sul territorio nazionale, di uno o più laboratori nazionali di riferimento aventi determinati requisiti di accreditamento per i metodi di riferimento in conformità alla norma armonizzata sui laboratori di prova e taratura.

COSA DICE IL DECRETO

Secondo il decreto, il laboratorio nazionale svolge le seguenti funzioni: organizza con idonea periodicità programmi di garanzia di qualità e di intercalibrazione – circuiti interlaboratorio su base nazionale, correlati a quelli organizzati a livello eurounitario dal Centro Comune di Ricerca della Commissione europea per gli inquinanti; al fine di assicurare l’idoneo utilizzo dei metodi di riferimento applicati dagli strumenti di misura sul territorio, prescrive ai gestori delle stazioni di misurazione le necessarie correzioni operative; valuta la relazione illustrativa che i gestori di stazioni di misurazione destinatari delle prescrizioni; al fine di assicurare l’idoneità delle dimostrazioni di equivalenza dei metodi diversi da quelli di riferimento, applicati dagli strumenti di misura, coordina, nell’ambito dei programmi di garanzia della qualità e di intercalibrazione le attività di verifica relative al mantenimento del rispetto degli obiettivi di qualità nel tempo; assicura la propria partecipazione, almeno ogni tre anni, ai programmi di garanzia della qualità e di intercalibrazione – circuiti interlaboratorio organizzati a livello eurounitario dal Centro Comune di Ricerca della Commissione europea per gli inquinanti; se la partecipazione ai programmi non produce risultati soddisfacenti, dimostra, nella successiva partecipazione alle medesime attività, di avere adottato idonee misure correttive e invia una relazione illustrativa di tali misure al Centro Comune di Ricerca della Commissione europea; assicura il proprio supporto ai lavori della Rete europea dei Laboratori Nazionali di riferimento istituita dalla Commissione europea; assicura l’istruttoria necessaria al riesame del sistema generale delle procedure di garanzia di qualità. L’ISPRA provvede alla pubblicazione sul proprio sito internet dei Rapporti delle attività svolte dandone tempestiva comunicazione al Ministero.

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