Il rinnovato abbraccio di Pechino al carbone probabilmente causerà allarme in vista della Cop26“La Cina prevede di costruire più centrali elettriche a carbone e ha lasciato intendere che ripenserà il suo calendario per ridurre le emissioni, con un colpo significativo alle ambizioni del Regno Unito di assicurare un accordo globale sulla graduale eliminazione del carbone al vertice sul clima Cop26 a Glasgow”. Lo riporta The Guardian.
COSA HA DETTO IL PREMIER CINESE
In una dichiarazione dopo una riunione della Commissione Nazionale per l’Energia di Pechino, il premier cinese, Li Keqiang, “ha sottolineato l’importanza di un regolare approvvigionamento energetico, dopo che vaste aree del paese sono state piombate nel buio a causa di blackout che hanno colpito fabbriche e case. Mentre la Cina ha pubblicato i piani per raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030, la dichiarazione ha suggerito che la crisi energetica ha portato il partito comunista a ripensare i tempi di questa ambizione, con un nuovo ‘calendario graduale e una tabella di marcia per il picco delle emissioni di carbonio’”.
PIU’ CARBONE PER COMBATTERE LA CRISI
“Nella dichiarazione si dice che (il premier, ndr) ha commissionato ‘studi e calcoli approfonditi alla luce della recente gestione delle tensioni nella fornitura di elettricità e carbone, per proporre un calendario graduale e una tabella di marcia per il picco delle emissioni di carbonio’. La retorica di Li segue le notizie che la Cina ha ordinato alle sue due regioni produttrici di carbone, Shanxi e Mongolia Interna, di combattere la crisi di approvvigionamento energetico del paese. Il rinnovato abbraccio di Pechino al carbone – apparentemente in contrasto con le ambizioni climatiche dello stato di Xi – probabilmente causerà allarme in vista della Cop26”, sottolinea il quotidiano.
(Estratto dalla rassegna stampa estera di Eprcomunicazione)