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Petrolio Saudita

Come e perché l’economia saudita è pronta a crescere ancora

Come influiranno gli alti prezzi del petrolio sull’economia dell’Arabia Saudita. L’analisi di Oilprice e il rapporto del FMI

La crisi ucraina continua a farsi sentire anche sul fronte dei prezzi del petrolio. I nuovi orientamenti energetici nei confronti della Russia stanno mantenendo a livelli molto alti il costo del greggio. Ma guardando la scena dall’alto, per l’Arabia Saudita può andar bene così.

RIAD SI SGANCIA DALLE RESPONSABILITÀ SUL MERCATO

Intanto, a fine marzo, da più grande esportatore quale è l’Arabia Saudita è arrivato un annuncio non proprio marginale. Riad ha detto che non ha più “responsabilità per qualsiasi carenza di forniture di petrolio ai mercati globali alla luce degli attacchi ai suoi impianti petroliferi”, secondo una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri.

AD APRILE SONO ARRIVATI NUOVI AUMENTI DI PREZZO

Nel mese in corso, invece, la decisione principale ha riguardato i prezzi. Come riportavamo qui, l’Arabia Saudita ha aumentato i prezzi del greggio per tutte le regioni. Secondo un documento sui prezzi visto dall’agenzia Reuters, i prezzi per l’Asia hanno raggiunto i massimi storici a causa dell’interruzione dei prezzi di supporto delle forniture russe. Il produttore di stato Saudi Aramco ha aumentato il prezzo di vendita ufficiale di maggio in Asia per il suo greggio Arab Light di punta a 9,35 dollari al barile sopra il greggio Oman/Dubai, il valore più alto di sempre. L’Asia ha visto i maggiori aumenti dei prezzi di tutti i tipi di greggio, seguita dall’Europa nord-occidentale, dal Mediterraneo e dagli Stati Uniti.

Il record dei prezzi del greggio saudita per l’Asia si è registrato nel contesto più  critico per le esportazioni di petrolio dalla Russia, colpite dall’avversione all’acquirente e dalle sanzioni occidentali contro il principale esportatore mondiale di greggio e prodotti petroliferi combinati, a causa del conflitto in Ucraina.

L’ECONOMIA DELL’ARABIA SAUDITA NEL 2022

Guardando internamente, invece, un’analisi di Oilprice parla di un raddoppio della crescita economica per l’anno in corso. La base arriva dalle stime del Fondo Monetario Internazionale: +7,6% per il 2022, con un aumento di 2.8 punti percentuali rispetto alle precedenti previsioni. “Abbiamo aumentato le nostre stime del tasso di crescita dell’economia saudita di 2,8 punti percentuali, il che riflette l’aumento della produzione di petrolio in conformità con l’accordo OPEC +, in combinazione con la crescita della produzione non petrolifera superiore alle aspettative”, ha detto il FMI nel suo rapporto World Economic Outlook.

Secondo l’economista di Capital Economics James Swanston, la produzione di petrolio saudita aumenterà ancora “nonostante il recente rapporto del cartello suggerisca che la domanda globale di petrolio sarebbe inferiore di circa 480.000 barili al giorno rispetto a quanto previsto in precedenza”.

Dunque, in un contesto globale di evidente crisi (lo stesso FMI “taglia le sue previsioni per la crescita economica complessiva dal 6,1% nel 2021 al 3,6% nel 2022 e nel 2023”) l’Arabia Saudita è attesa da mesi di crescita.

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