Skip to content
blackout

Com’è la situazione in Spagna e Portogallo dopo il blackout

Ricostruita la serie di eventi che hanno portato al blackout. In Portogallo prezzi dell’elettricità alle stelle dopo aver deciso di ridurre temporaneamente le sue importazioni di energia dalla Spagna

Si comincia a fare chiarezza sui motivi che hanno portato al blackout elettrico Spagna e Portogallo qualche settimana fa. L’ENTSO-E e i gestori dei sistemi di trasmissione (TSO) che ne fanno parte, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER), le autorità nazionali di regolamentazione (ARN) e i centri di coordinamento regionali (RCC) hanno infatti istituito un gruppo congiunto di esperti per condurre un’indagine approfondita sul blackout in Spagna. E hanno rilasciato maggiori informazioni sugli eventi accaduti poco prima dell’evento, ma hanno anche spiegato gli eventi successivi che hanno portato all’interruzione della corrente elettrica dopo il blackout.

I FATTI

Secondo gli esperti dei gestori dei sistemi elettrici europei, il ripristino è iniziato alle 12:44, 11 minuti dopo il blackout.

Alle 12:44 è stata rimessa in servizio la prima linea da 400 kV tra Francia e Spagna (parte occidentale del confine).

Alle 13:04 è stata ripristinata l’interconnessione tra Marocco e Spagna.

Dall’inizio del restauro fino alle ore 13:30 circa, diverse centrali idroelettriche in Spagna dotate di capacità di avviamento senza elettricità hanno avviato le procedure di avviamento senza elettricità per avviare il ripristino del sistema.

Alle 13:35 è stata ripristinata l’alimentazione elettrica nella parte orientale dell’interconnettore Francia-Spagna.

Alle 16:11 e alle 17:26, le due centrali elettriche portoghesi in grado di avviarsi senza elettricità sono state riavviate con successo dopo i precedenti tentativi falliti, consentendo l’avvio del processo di ripristino su due isole del Portogallo.

Alle 18:36, la prima linea di interconnessione da 220 kV tra Spagna e Portogallo, è stata riattivata, accelerando il ripristino del sistema portoghese.

Alle 21:35, è stata riattivata la linea di interconnessione meridionale da 400 kV tra Spagna e Portogallo.

Alle 00:22 del 29 aprile 2025 è stato completato il processo di ripristino della rete di trasmissione in Portogallo.

Il ripristino della rete di trasmissione in Spagna è stato completato intorno alle 4:00 CET.

IDROELETTRICO E GAS DETERMINANTI PER RIPARTIRE IL SISTEMA

Secondo i dati di Red Eléctrica, la generazione utilizzata per avviare il sistema elettrico è arrivata da centrali idroelettriche. A seguire i cicli combinati dei gas, che hanno gradualmente acquisito importanza fino a diventare, nel giro di poche ore, la fonte principale del mix elettrico.

IL MINISTRO AAGESEN HA PRECISATO DI AVERE “INFORMAZIONI CHIARE E ACCURATE SUL FATTO CHE NON C’ERA ALCUN PROBLEMA DI COPERTURA”

La terza vicepresidente e ministro della Transizione ecologica e della sfida demografica spagnola, Sara Aagesen, ha sottolineato in un’intervista pubblicata questa domenica da elDiario.es che le cause del blackout del 28 aprile sono “enormemente complesse”, che tutte le ipotesi rimangono aperte e che si stanno analizzando tutti gli “eventi straordinari o fuori dal comune” che lo hanno preceduto.

Aagesen ha indicato nell’intervista che si sta studiando la caduta di un centro nucleare nel sud della Francia alle 12:30, così come due periodi di oscillazioni nelle reti elettriche europee mezz’ora prima del blackout nella penisola e un evento di perdita di generazione nel sud della Spagna 19 secondi prima della caduta. Il capo di Transizione Energetica ha precisato che ha “informazioni chiare e accurate sul fatto che non c’era alcun problema di copertura”, che c’era una generazione sufficiente per coprire la domanda, che non era “straordinaria”. “Non appena avremo certezze, intraprenderemo le azioni necessarie affinché non accada di nuovo”, ha assicurato il ministro, che ha sottolineato che il governo mantiene aperte tutte le ipotesi, compresa quella di un attacco informatico o l’azione di un agente esterno.

PER IL MINISTRO PORTOGHESE BLACKOUT CAUSATO DALLA GESTIONE DEL SISTEMA E DELLA RETE

In precedenza, la ministra dell’Ambiente e dell’Energia del Portogallo, Maria da Graça Carvalho, aveva dichiarato in un’intervista all’EFE che il problema che ha causato il blackout che ha colpito il suo Paese e la Spagna la scorsa settimana è stato una questione di gestione del sistema e della rete, non tanto di tecnologie rinnovabili. Carvalho ha osservato che “nessuno può dire, né può garantire che non ci sarà un (nuovo blackout)” e ha ricordato che in passato ce ne sono stati di importanti in Francia, Italia, Stati Uniti e Cile. Tuttavia, ha aggiunto, “ciò che possiamo fare è ridurre la probabilità che si verifichi un altro blackout e, se dovesse verificarsi, possiamo ripristinare il prima possibile”.

Sebbene siano ancora sconosciute le cause dell’interruzione di corrente, originata in Spagna e diffusasi in Portogallo, che all’epoca importava energia dalla Spagna perché era più economica, Carvalho ha sottolineato che si è trattato di un problema di gestione del sistema e della rete, non tanto di energie rinnovabili.

INTANTO IL PORTOGALLO STA REGISTRANDO UN’IMPENNATA DEI PREZZI DELL’ELETTRICITÀ

Il Portogallo intanto sta registrando un’impennata dei prezzi dell’elettricità dopo aver deciso di ridurre temporaneamente le sue importazioni di energia dalla Spagna, la cui rete elettrica ha subito un crollo la scorsa settimana, provocando un blackout in tutta la penisola iberica.

I prezzi all’ingrosso dell’elettricità nel paese sono risultati quasi cinque volte superiori a quelli della Spagna all’inizio di questa settimana per il blocco delle importazioni di energia quando invece, di solito i due Paesi pagano più o meno la stessa cifra per l’elettricità.

Cinque giorni dopo il blackout, sabato, i prezzi dell’elettricità nel suo Paese hanno iniziato a salire ben al di sopra di quelli del vicino. Il divario ha raggiunto il picco martedì, quando il prezzo medio all’ingrosso della Spagna era di 10,24 euro per megawattora, mentre quello del Portogallo è balzato a 47,92 euro/MWh.

COSA DICONO GLI ESPERTI DEL DIPARTIMENTO DI ENERGIA DEL POLITECNICO DI MILANO SUL CASO

Anche dall’Italia si stanno facendo ipotesi su cosa possa essere successo in Spagna e Portogallo: Secondo il professor Alberto Berizzi e il professor Maurizio Delfanti “l’incidente è da ascrivere ad una problematica di sistema: non imputabile soltanto alla generazione (e in particolare alla generazione rinnovabile), né soltanto alla rete, ma al sistema elettrico nel suo complesso, che sta cambiando in modo radicale come non mai negli ultimi 80 anni. Alcuni tratti del cambiamento: l’estensione del sistema sincrono europeo è sempre più ampia dal punto di vista geografico (Marocco-Ucraina; Finlandia-Turchia); il carico è sempre più costituito da dispositivi statici, con meno inerzia; la generazione decarbonizzata è basata prevalentemente su inverter. Tutti questi fattori di cambiamento rendono critico l’esercizio, in quanto non sono (ancora) stati internalizzati appieno nelle procedure di gestione dei sistemi stessi”.

“ Per le informazioni oggi disponibili, non è chiaro se si sia trattato di un comando intenzionalmente disposto dal gestore (per alleggerire i transiti in esportazione) o di un accadimento non intenzionale (guasto o anomalia) o una combinazione di tali fattori. In entrambi i casi, il problema può essersi originato, indistintamente, su centrali convenzionali o di tipo rinnovabile”. Ma in definitiva, “generalizzando il ragionamento al di là del caso specifico (“il primo black out dell’era rinnovabile”), più che additare le nuove tecnologie come responsabili di un problema, (che invero è da ascrivere, come abbiamo visto, all’intero sistema, certamente incluse le nuove tecnologie), sarebbe opportuno perseguire con decisione la strada di una piena integrazione di tali tecnologie nel sistema stesso. Magari osservando che le nuove soluzioni hanno capacità e potenzialità (ad esempio, inerzia sintetica; fast frequency regulation; inverter “grid-forming”) oggi scarsamente valorizzate”, hanno concluso Berizzi e Delfanti.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su