Questa la conclusione di un rapporto Eurelectric per raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi
L’elettricità deve arrivare a coprire almeno il 60% dei consumi energetici finali se la Ue ha intenzione di centrare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 95% al 2050 fissati sulla base degli accordi di Parigi. È quanto sostiene uno studio di Eurelectric, l’associazione che raccoglie il settore energetico europeo, intitolato “Decarbonisation paths” e presentato a Lubiana, in Slovenia.
SERVE CRESCITA DEL CONSUMO DI ELETTRICITÀ IN UE DELL’1,5% SU BASE ANNUA
Lo studio copre il 100% del consumo finale di energia dell’Ue e rivela una stretta connessione tra l’elettrificazione e una profonda decarbonizzazione dal quale emerge che per conseguire gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi è necessaria un’azione decisiva in materia di cambiamenti climatici, che richiede un forte spostamento verso l’elettricità nei trasporti, nell’edilizia e nell’industria europea. Tale azioni è proprio quella di coprire almeno il 60% del consumo finale di energia con l’elettrificazione. Ciò, osserva Eurelectric “è possibile con una crescita del consumo di elettricità dell’Ue dell’1,5% su base annua, riducendo nel contempo il consumo energetico dell’Unione europea dell’1,3% all’anno”. L’analisi è anche il risultato di un ampio processo di consultazione con aziende elettriche e rappresentanti dell’industria di tutta Europa ed è stata condotta con il supporto analitico di McKinsey & Company facendo seguito a una dichiarazione pubblicata dal settore europeo dell’energia lo scorso dicembre, in cui si prendeva l’impegno a lavorare per una transizione energetica accelerata e a perseguire un settore dell’energia completamente privo di emissioni di carbonio ben prima del 2050.
STARACE: ISTITUZIONI EUROPEE AGISCANO CON URGENZA VERSO PROMOZIONE SCENARIO ELETTRIFICATO
“Facendo leva su energie rinnovabili efficienti sotto il profilo dei costi e sugli sviluppi in materia di stoccaggio, l’elettricità può portare alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori, rendendo l’economia dell’Ue più pulita e competitiva. Le istituzioni europee svolgono un ruolo centrale nell’elaborazione delle politiche di decarbonizzazione, pertanto è necessario agire con urgenza per promuovere la transizione verso uno scenario energetico più elettrificato”, ha dichiarato Francesco Starace, Presidente e Amministratore Delegato di Enel e numero uno di Eurelectric.
AGIRE PESANTEMENTE SU TRASPORTI ED EDIFICI 
La completa decarbonizzazione dell’Ue entro il 2050 richiede una quota di elettrificazione del 63% rispettivamente nei trasporti e negli edifici e del 50% nei processi industriali. Negli edifici, osserva Eurelectric “l’efficienza energetica è un fattore chiave per la riduzione delle emissioni; il teleriscaldamento e il teleraffrescamento dovrebbero continuare a svolgere un ruolo critico in alcune aree geografiche, mentre nel 2050 il 45-63 per cento del consumo energetico degli edifici potrebbe essere elettrico grazie all’adozione di pompe di calore elettriche”. Inoltre, lo studio sottolinea che i diversi punti di partenza nei vari paesi dell’Ue – in termini di mix energetico, situazione economica e attività industriali – richiedono percorsi e livelli di impegno diversi. In Polonia, ad esempio, la decarbonizzazione profonda dipende in larga misura dalla disponibilità commerciale delle principali tecnologie di transizione.
KRISTIAN RUBY: SERVONO SFORZI SENZA PRECEDENTI PER UNA COMPLETA DECARBONIZZAZIONE
“Una decarbonizzazione profonda richiede sforzi senza precedenti. L’attenzione politica per plasmare una transizione equa e lasciare spazio alle sfumature regionali sarà la chiave del successo”, ha dichiarato Kristian Ruby, Segretario Generale di Eurelectric.