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Gas

Contratto gas-acqua, c’è l’accordo: aumenti per 106 euro

Il settore gas-acqua conta oltre 48 mila addetti in circa 600 imprese. Il contratto produrrà un montante complessivo di 2.038 euro.

Dopo quasi un mese dall’ok al Ccnl per gli elettrici, arriva il via libera anche all’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del settore gas-acqua per il periodo 2019-2021.

LE TRATTATIVE E L’IPOTESI DI ACCORDO RAGGIUNTO

Con oltre 48 mila addetti in circa 600 imprese, l’intesa, sottoscritta dalle rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dalle rappresentanze delle associazioni datoriali di Anfida, Anigas, Igas, Assogas e Utilitalia, è stata raggiunta dopo quasi 5 mesi di trattative e poco più di 10 dalla scadenza del precedente contratto, avvenuta il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda l’aumento complessivo (Tec), secondo i termini voluti negli accordi tra Confindustria – Cgil, Cisl e Uil del 9 marzo 2018 e tra Confservizi – Cgil, Cisl, Uil del 26 luglio 2018 sarà di 106 euro nel triennio 2019 – 2021, di cui 84 euro sui minimi contrattuali (Tem), 17 euro sulla produttività e 5 euro sul ‘welfare contrattuale’. Previsti anche 100 euro una tantum per il periodo di vacanza contrattuale.

OLTRE 2000 EURO DI MONTANTE COMPLESSIVO

L’aumento medio sui minimi, che in alcun modo sarà soggetto agli scostamenti negativi dell’inflazione, è di 84 euro e distribuito in 3 tranche: 26 euro da dicembre 2019; 28 euro da settembre 2020; 30 euro da settembre 2021. Per quanto attiene alla produttività sarà di 17 euro (14 mensilità all’anno) per il biennio 2020-2021.Al termine della vigenza contrattuale l’elemento di compensazione economica riferita agli scostamenti inflattivi, se negativi, interesserà solo la parte legata alla produttività; se positivi, confluirà, pro quota, nei minimi. Il contratto produrrà un montante complessivo di 2.038 euro.

WELFARE CONTRATTUALE, AUMENTO DI 5 EURO

Per quanto riguarda invece il ‘welfare contrattuale’ è previsto un aumento di 5 euro nel fondo di previdenza complementare a partire da giugno 2020. Infine, per i lavoratori che prestano la loro opera in reperibilità da remoto sono previsti 2 euro in più sull’indennità. Sulle norme contenute nell’ipotesi di accordo è stata introdotta un’ulteriore qualifica delle relazioni industriali, valorizzando la cultura della partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte d’impresa su importanti temi quali: salute, ambiente e sicurezza; formazione; partecipazione organizzativa in relazione ai processi di profondo cambiamento in atto nel settore.

DA GESTIONE APPALTI ‘NO DUMPING’

Le parti, inoltre, hanno ribadito che la gestione degli appalti non possa determinare condizioni di ‘dumping’ e sono impegnate a contrastare l’applicazione dei cosiddetti contratti ‘pirata’. Si tratta di un elemento rilevante, vista anche l’importanza dei servizi erogati dalle imprese ai cittadini. Sempre riguardo il tema degli appalti, a livello aziendale è, inoltre, previsto un confronto, con le Rsu e le organizzazioni territoriali, per garantire il rispetto dei principi di legalità e di regolarità delle condizioni di lavoro. Nei prossimi giorni i lavoratori saranno chiamati nelle assemblee nei luoghi di lavoro per esprimere il loro giudizio su quest’intesa.

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