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Nucleare

Corea del Sud: i cittadini vogliono il nucleare. Per risparmiare su bollette

Da un sondaggio realizzato dal comitato istituito per lo studio delle proposte sull’energia atomica risulta che il 59,5% della popolazione è pro-nucleare

 

Moon Jae-in, il nuovo presidente della Corea del Sud, aveva fatto tante grandi promesse prima di salire in carica. Sul fronte energetico, aveva deciso la cancellazione dei piani di costruzione dei nuovi reattori nucleari ma adesso pare che sia quasi costretto a tornare indietro.

Moon Jae-in

Le promesse di Moon, infatti,  si stanno scontrando con il pensiero dei cittadini: più della metà della popolazione è d’accordo alla costruzione di due nuovi reattori Shin Kori No. 5 e Shin Kori No. 6, la cui costruzione è attualmente in pausa ma che originariamente avrebbero dovuto attivarsi e funzionare rispettivamente entro il marzo 2021 e marzo 2022.

Il presidente del comitato organizzato da Seoul per studiare le proposte nucleari, Kim Ji-hyung, ha spiegato che una buona parte di popolazione, il 59,5%, è a favore della ripresa dei lavori. I gruppi civili che si battono contro le centrali atomiche si scontrano con i gruppi pronucleare, i quali da mesi sono attivi con campagne pubblicitarie e promozione dei vantaggi delle centrali. L’energia nucleare costa poco e permetterebbe un notevole risparmio sulla bolletta dell’energia.

La Federazione nazionale per i movimenti ambientali ha spiegato dicendo che “dopo 40 anni di energia nucleare le lobby connesse all’industria nucleare sono radicate ovunque nella società sudcoreana, offuscando gli occhi della gente”.

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