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Energia Elettrica

Cosa dice l’indagine sul fornitore di energia elettrica in Italia

Lo studio è stato realizzato da Elettricità Futura e SAFE per analizzare le differenti posizioni dei fornitori su alcuni temi chiave del settore, come decarbonizzazione e transizione energetica, mercato elettrico retail e digitalizzazione

“L’emergenza sanitaria del COVID-19 ha sconvolto completamente le abitudini dei consumatori, le logiche interne del nostro Paese con importanti impatti sullo scenario economico. Le imprese elettriche hanno fronteggiato le difficoltà continuando a garantire servizi importanti per i cittadini e al contempo sviluppando nuovi standard di sicurezza a tutela dei lavoratori. Come ha infatti sottolineato lo stesso Direttore della IEA Fatih Birol, questa crisi sta rivelando quanto la nostra società faccia affidamento sul vettore elettrico e di conseguenza quanto sia fondamentale che la transizione verso forme di energia pulite e tecnologie efficienti resti al centro delle misure di stimolo all’economia”. Sono le conclusioni della ricerca “Indagine sul fornitore di Energia Elettrica in Italia” realizzato da Elettricità Futura e SAFE per analizzare le differenti posizioni dei fornitori su alcuni temi chiave del settore, come decarbonizzazione e transizione energetica, mercato elettrico retail e digitalizzazione e individuare gli strumenti volti a migliorare l’interesse e la consapevolezza dei consumatori. (QUI LO STUDIO)

L’INDAGINE

Lo studio Indagine sul fornitore di energia elettrica in Italia può essere considerato il “negativo” dello studio realizzato da Elettricità Futura e SAFE nel 2017 “Ritratto del consumatore di energia elettrica: un’indagine tra conoscenza e percezione”. A differenza della prima indagine, volta ad analizzare il punto di vista del consumatore sui trend topic dell’energia, questa volta viene approfondito l’opinione che i fornitori di energia hanno sulla transizione energetica e decarbonizzazione, mercato elettrico e digitalizzazione. Il materiale riportato è una raccolta dei risultati dei questionari somministrati al gruppo di lavoro Mercato Retail di Elettricità Futura e delle interviste one-toone svolte ai componenti della rispettiva Task Force.

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA TRANSIZIONE ENERGETICA TEMATICHE ATTUALI

Proprio il cambiamento climatico e la transizione energetica sono diventati negli ultimi anni tematiche di grande attualità presso i media e la società civile. È innegabile che però molta strada c’è ancora da fare per aumentare la consapevolezza diffusa e scientificamente obiettiva sugli effetti del cambiamento climatico e sugli sforzi che ogni soggetto può attuare per contribuire alla transizione energetica in atto. Per le imprese del settore elettrico, in particolare, le difficoltà maggiori che percepiscono nel perseguire queste sfide riguardano l’obiettivo specifico del settore trasporti e la leadership europea nella lotta al cambiamento climatico. In tutti gli operatori è invece chiara l’esigenza che la consapevolizzazione di temi come la transizione e la decarbonizzazione debba passare attraverso l’impegno delle Istituzioni di sensibilizzare verso comportamenti ambientalmente virtuosi del consumatore a cui può aggiungersi il contributo delle imprese soprattutto nella fornitura ai consumatori finali, di concrete soluzioni, prodotti o servizi.

IL MERCATO ITALIANO

Il mercato dell’energia elettrica oggi conta un considerevole numero di soggetti preposti alla vendita, di cui 127 operanti nel mercato di maggior tutela, due in quello di salvaguardia e ben 638 nel mercato libero. Secondo l’indagine svolta il processo di liberalizzazione del mercato viene riconosciuto come un elemento cruciale per la crescita del mercato retail in quanto capace di permettere una maggiore ricchezza e differenziazione delle offerte nonché di portare nelle case dei consumatori soluzioni tecnologiche in grado di migliorare la comprensione delle dinamiche energetiche, l’efficientamento dei consumi e di sostenere la diffusione di comportamenti energeticamente e ambientalmente più sostenibili. Sarà fondamentale in questo contesto che i segnali istituzionali siano chiari, coerenti e diano luogo a regole certe e definitive al fine di far fare al mercato un salto di qualità. Sul rapporto tra fornitore e utente rimane ancora alta la necessità da parte dei consumatori di avere un fornitore affidabile e con un servizio di customer care efficace.

LA DIGITALIZZAZIONE

Il rapporto delle aziende energetiche con la digitalizzazione è evoluto notevolmente negli ultimi anni arrivando a costituire un imprescindibile strumento di gestione degli asset e un canale di comunicazione e di gestione dell’utenza in molte realtà. Ed è proprio sulla digitalizzazione e sui nuovi servizi abilitanti per il consumatore che i fornitori potranno colmare i gap rilevanti e riconquistare la fiducia dei consumatori.

“Bisogna senza dubbio riconoscere che il settore elettrico è oggi uno degli ambiti in cui l’innovazione tecnologica (Internet of things, l’intelligenza artificiale, i big data) ha visto un’applicazione maggiormente consolidata rispetto ad altri settori. L’evoluzione già avviata da anni dell’organizzazione del lavoro in termine di flessibilità e di smart working e il coinvolgimento delle macchine intelligenti nel ciclo di generazione, trasmissione, distribuzione e consumo dell’energia elettrica mostrano quanto l’emergenza sia stata attenuata nel caso di un settore come quello elettrico già di per sé digitalizzato. Senza dubbio però la possibilità di delegare completamente la gestione e fornitura di un servizio importante come quello dell’energia a un portale web o alle chatbots rappresenta una soluzione essenziale in questo momento critico. Sarà inoltre fondamentale inoltre potenziare tutte quelle tecnologie in grado di abilitare maggiormente le rinnovabili all’interno del sistema elettrico come lo storage o le unità virtuali”, ha evidenziato lo studio.

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