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Credem

Sostenibilità, Credem nel 2022 ha perseguito 11 obiettivi dell’Agenda ONU 2030

Le attività svolte lo scorso anno dal gruppo bancario hanno consentito di contribuire al perseguimento di 11 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030

Il gruppo bancario Credem ha pubblicato la “Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario” (DNF), che sintetizza i risultati e le attività svolte nel corso del 2022 nell’ambito della sostenibilità. L’obiettivo del documento – si legge in una nota stampa della società – è favorire la fruibilità e comparabilità delle performance ambientali e sociali del Gruppo da parte dei portatori d’interesse e rafforzare la fiducia tra imprese, cittadini, istituzioni pubbliche e finanziarie.

I RISULTATI DI CREDEM NEL 2022

Più in dettaglio, le attività svolte nel 2022 hanno consentito di contribuire al perseguimento di 11 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (Sustainable Development Goals – SDGs), mediante lo sviluppo di un piano strategico di sostenibilità definito nel 2019 e sono sintetizzate in quattro macro aree, in linea con i principi individuati dal World Economic Forum (organizzazione internazionale indipendente nata per promuovere il progresso economico sostenibile e lo sviluppo sociale) per favorire la misurazione e rendicontazione del valore sostenibile delle organizzazioni.

ZANON: “NOSTRA MISSIONE È TUTELARE QUALITÀ DEL PROFITTO”

“La Dichiarazione Non Finanziaria ci consente di riservare un importante momento di riflessione sulla sostenibilità d’impresa e sul fine prevalente che ci unisce a tutti i nostri stakeholder: la creazione di valore condiviso nel lungo termine, attraverso il perseguimento e il soddisfacimento equilibrato dei nostri reciproci interessi; senza un margine positivo tra ricavi e costi non si creano né ricchezza, né occupazione. La nostra missione si sintetizza pertanto nella tutela della qualità del profitto”. Così il presidente di Credem. Lucio Igino Zanon di Valgiurata.

PRINCIPI DI GOVERNANCE

  • importante coinvolgimento degli organi collegiali nell’analisi, valutazione e indirizzo dei temi di sostenibilità con 19 sessioni del Consiglio di Amministrazione, cinque del Comitato endoconsiliare Rischi e Sostenibilità e tre del Comitato manageriale di Sostenibilità dedicate ad ambiti ambientali, sociali e di governance (ESG);
  • il 75% delle sessioni formative del Board (Board induction) sono state focalizzate su temi ambientali, sociali e, più in generali, coerenti con i temi materiali rendicontati nella DNF;
  • introdotti criteri di valutazione ESG nelle politiche di remunerazione, con l’istituzione di un indicatore sintetico di sviluppo sostenibile attribuito al Top Management del Gruppo e agli Amministratori esecutivi e basato su riduzione delle emissioni dirette delle fonti di proprietà o controllate dal Gruppo, finanza sostenibile, formazione, uguaglianza di genere e rispetto del piano pluriennale sui rischi ambientali e climatici.

PIANETA

  • progressiva integrazione dei rischi ambientali e climatici nel modello di business del Gruppo mediante un primo set di indicatori “ESG-Specific” nel framework del Risk Appetite Framework, in generale in tutte le tipologie di rischio e nella Credit Strategy per i segmenti large corporate/corporate del portafoglio crediti;
  • riduzione, rispetto al 2019, del 10% dei consumi energetici interni all’organizzazione, del 18% delle emissioni di tipo diretto prodotte dagli edifici e dalla flotta delle auto (Scope 1), del 24% di quelle di tipo indiretto riconducibili a consumi di energia elettrica  acquistata, al riscaldamento condominiale e teleriscaldamento (Scope 2 Location Based) e del 42% delle emissioni limitatamente a quelle  indirette riconducibili all’attività del Gruppo  e  relative a viaggi di lavoro e consumi di carta, come da obiettivi del piano strategico industriale (Scope 3). Si conferma altresì l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality sulle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2025 compensando le emissioni residue mediante un numero equivalente di carbon credits certificati;
  • anche nel 2022 è proseguito lo sviluppo della “foresta Credem” nata nel 2018 per sensibilizzare tutti gli Stakeholder sull’importanza della salvaguardia e tutela del patrimonio ambientale. La foresta è stata creata in Italia e progressivamente estesa ad altri territori (Haiti, Madagascar, Kenya, Tanzania, Camerun, Nepal e Honduras). Complessivamente ammontano a 3.542 gli alberi piantati che nell’arco di 10 anni di vita assorbiranno quasi 400 mila kg di CO2.

PERSONE 

  • sottoscritta la Carta sulle Pari Opportunità promossa dalla Fondazione Sodalitas per contribuire alla lotta contro ogni forma di discriminazione sul luogo di lavoro e per valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione aziendale attraverso la definizione e attuazione di politiche di pari opportunità partendo dai vertici aziendali, il monitoraggio e la valutazione dell’impatto e l’adozione di strumenti di garanzia per le Persone del Gruppo;
  • confermata per il settimo anno consecutivo la certificazione Top Employer che attesta le migliori condizioni di lavoro per i Dipendenti e, per il terzo anno consecutivo, la certificazione Equal Salary che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini;
  • oltre l’85% dei Dipendenti ha un contratto di lavoro agile, ulteriore strumento utile per contribuire a conciliare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa;
  • erogati oltre 40 mila giorni di formazione (oltre 6 giorni pro-capite in media).

PROSPERITÀ

  • l’85% del valore economico generato è stato distribuito agli Stakeholder del Gruppo: 49% a Dipendenti e Collaboratori, 26% alla Pubblica Amministrazione mediante imposte e contributi ai fondi internazionali, nazionali e locali, a sostegno della società e delle comunità in cui il Gruppo opera, 16% a Fornitori, 8% agli Azionisti e la restante quota ad Ambiente e Collettività;
  • le masse investite in prodotti di investimento sostenibili ammontano a quasi 8 miliardi di euro, pari al 29% del totale della raccolta gestita ed assicurativa delle fabbriche prodotto del Gruppo ed il numero di prodotti ESG è notevolmente cresciuto: da quattro prodotti nel 2019 a 34 prodotti nel 2022;
  • emissione della prima obbligazione sostenibile (green senior preferred bond) per un ammontare di 600 milioni di euro e scadenza a sei anni, destinata al finanziamento e/o rifinanziamento di progetti ambientali;
  • collocata un’obbligazione subordinata Tier II in formato social (il primo emesso da un emittente bancario europeo) per un ammontare pari a 200 milioni di euro finalizzata a sostenere attività con caratteristiche di rilevanza sociale;
  • confermato il carattere continuativo e strutturale delle attività di educazione finanziaria nelle scuole primarie, secondarie e nelle Università mediante la collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio: nel 2022 gli studenti partecipanti, rispetto al 2019, sono incrementati del 91%.

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