Da un rapporto di BloomberNEF è emerso che nel 2021 le banche, per ogni dollaro fornito ai combustibili fossili, hanno fornito 81 centesimi di sostegno finanziario alla fornitura di energia a basse emissioni di carbonio
Nel 2021 le banche, per ogni dollaro fornito ai combustibili fossili, hanno fornito 81 centesimi di sostegno finanziario alla fornitura di energia a basse emissioni di carbonio. È quanto ha mostrato un rapporto. Diversi scenari climatici suggeriscono che, per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius al di sopra della media preindustriale, entro il 2030 il mondo dovrà investire 4 dollari in energie rinnovabili per ogni dollaro investito in combustibili fossili.
L’ANALISI DI BLOOMBERG NEF
Gli analisti dell’energia di BloombergNEF hanno raccolto i dati di 1.142 banche per stilare un “Energy Supply Banking Ratio” e valutare se le banche stanno allineando i loro finanziamenti all’economia reale e all’obiettivo degli 1,5 gradi.
Secondo il rapporto, nel 2021 i finanziamenti bancari per l’approvvigionamento energetico sono stati pari a 1,9 trilioni di dollari, di cui poco più di 1 trilione di dollari è andato ai combustibili fossili e 842 miliardi di dollari a progetti e società energetiche a basse emissioni di carbonio. Il rapporto di finanziamento bancario di 81 centesimi a 1 dollaro era inferiore al rapporto di investimento globale dell’approvvigionamento energetico di 90 centesimi a 1 dollaro. Negli ultimi anni quest’ultimo rapporto è salito rispetto al 0,45:1 tra il 2011 e il 2015.
“Mentre si prevede un rimbalzo degli investimenti in combustibili fossili per contrastare l’interruzione causata dall’invasione russa dell’Ucraina, l’economia dell’approvvigionamento energetico a basse emissioni di carbonio indica che la sua crescita sarà sostenuta”, ha affermato Jon Moore, CEO di BloombergNEF, osservando l’aumento del 15% del 2022 negli investimenti per la fornitura di energia a basse emissioni di carbonio.
I RAPPORTI DI FINANZIAMENTO DELLE BANCHE
I rapporti di finanziamento delle singole banche variano: la Royal Bank of Canada aveva un rapporto di 0,4 e JP Morgan di 0,7, contro l’1,7 di BNP Paribas e il 2,2 di Deutsche Bank. Secondo BloombergNEF le differenze riflettono l’attenzione geografica, la base di clienti e le strategie. JP Morgan e RBC non hanno risposto alle richieste di commento.
I risultati del rapporto differiscono da un altro studio pubblicato da gruppi ambientalisti il mese scorso, secondo il quale la quota di finanziamenti bancari destinati alle energie rinnovabili è rimasta stagnante. BloombergNEF ha affermato che la sua ricerca ha coperto finanziamenti da molte più banche, rispetto ad altri studi.