Annunciato per dicembre il primo summit a porte chiuse di Utilitalia dedicato alla cybersicurezza delle infrastrutture energetiche e idriche, considerate vulnerabili in un contesto di “guerra ibrida”.
L’idea di mettere a gara le concessioni idroelettriche in Italia viene definita senza mezzi termini una “stupidità” da Luca Dal Fabbro, amministratore delegato di Iren, presidente di Utilitalia e vicepresidente di Elettricità Futura. Intervenendo all’evento “Green & Net Zero Talk: l’energia interconnessa” organizzato da RCS Academy, il top manager ha espresso una ferma contrarietà a procedure d’asta indiscriminate per un settore che considera strategico per la sicurezza nazionale.
IDROELETTRICO, RISERVA STRATEGICA NAZIONALE
L’Italia si posiziona come terzo produttore di energia idroelettrica in Europa, dietro solo a Francia e Norvegia. “È il miglior storage possibile, una riserva nazionale”, ha sottolineato Dal Fabbro, argomentando che trattare una risorsa così preziosa con semplici logiche di mercato non rappresenta una “buona pratica liberistica” né un segno di modernità. “Siamo l’unico paese che metterebbe a gara l’idroelettrico, un bene degli italiani”, ha aggiunto, lodando l’eccellenza del sistema e delle aziende energetiche e idriche nazionali. Pur aprendo alla discussione sulle concessioni, Dal Fabbro invoca “modalità equilibrate” che coniughino sicurezza, competitività e italianità, citando il modello francese o il partenariato pubblico-privato (PPP) come possibili soluzioni alternative alle aste aperte. Condizione imprescindibile, secondo il manager, è che chi opera nel settore mantenga una stabile organizzazione e forza lavoro in Italia per preservare questo bene strategico.
L’ALLARME CYBERSICUREZZA E IL SUMMIT DI DICEMBRE
Altro tema centrale dell’intervento è stata la vulnerabilità delle infrastrutture. “Le nostre reti vengono mosse da plc, da attuatori firmware e hardware estremamente vulnerabili”, ha spiegato Dal Fabbro, evidenziando la necessità di proteggere cavi e tubature non solo fisicamente ma anche dalle minacce informatiche. In un contesto definito di “guerra ibrida”, le reti energetiche e idriche diventano bersagli sensibili. Per affrontare questa sfida, Utilitalia organizzerà a dicembre il primo summit a porte chiuse dedicato alla cybersicurezza, con l’obiettivo di identificare le criticità e definire strategie di mitigazione del rischio, lavorando in sinergia con le istituzioni di difesa per rendere l’Italia più resiliente.
TRANSIZIONE ENERGETICA: EQUILIBRIO E INVESTIMENTI
Parlando di sostenibilità e criteri ESG, Dal Fabbro ha inquadrato la spinta verso la decarbonizzazione in Europa non solo come scelta etica ma anche economica, data la convenienza delle rinnovabili. Tuttavia, ha messo in guardia contro un approccio sbilanciato. “Occorre avere un equilibrio tra rinnovabili, generazione termica, batteria, idro o quant’altro”, ha affermato, sottolineando come un mix diversificato di fonti interne sia fondamentale per garantire la resilienza del Paese di fronte a crisi di prezzo o di disponibilità, come dimostrato dalle recenti tensioni geopolitiche con la Russia. L’ad di Iren ha infine ricordato che lo sviluppo delle rinnovabili richiederà inevitabilmente maggiori investimenti su reti di distribuzione e sistemi di accumulo a batteria.