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Derivati su luce e gas, rivoluzione del Governo: più poteri a Consob, meno burocrazia

L’Autorità per l’energia (ARERA) non avrà più potere di veto sulle decisioni. Il suo ruolo si trasforma: diventerà una “sentinella” con l’obbligo di segnalare le criticità.

Una svolta per i mercati finanziari legati all’energia. Il governo si prepara a riscrivere le regole per la negoziazione dei derivati su energia elettrica e gas, con l’obiettivo di semplificare le procedure e rendere il sistema più agile e competitivo. La novità è contenuta nello schema di decreto legislativo di riforma dei mercati dei capitali, che attua la cosiddetta “legge capitali” oggi all’esame del CdM. Al centro della riforma c’è un nuovo equilibrio di poteri tra Consob, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari, e ARERA, l’Autorità di regolamentazione per energia, reti e ambiente.

PIÙ POTERI A CONSOB, MENO BUROCRAZIA

La modifica principale elimina un passaggio burocratico che finora rallentava le decisioni strategiche. Viene cancellata la necessità per la Consob di acquisire la formale “intesa” o il “parere” di ARERA prima di adottare provvedimenti sui mercati regolamentati dei derivati energetici. Questa modifica, come si legge nella relazione illustrativa del decreto, mira a snellire l’iter e a riflettere in modo più efficace le rispettive competenze, concentrando sulla Consob le decisioni relative alla finanza e lasciando ad ARERA il suo ruolo primario di regolatore del settore energetico.

IL NUOVO RUOLO DI ARERA: DA CONTROLLORE A “SENTINELLA”

L’Autorità per l’energia non viene però esclusa dal processo, ma il suo ruolo viene profondamente trasformato. ARERA perde il potere di veto formale, ma acquisisce una nuova e cruciale funzione: quella di “sentinella” del mercato. La nuova norma prevede infatti che, nell’esercizio della sua attività di vigilanza, ARERA abbia l’obbligo di segnalare tempestivamente alla Consob qualsiasi criticità dovesse riscontrare. Si passa quindi da un meccanismo di approvazione preventiva a un sistema di collaborazione e vigilanza continuativa, pensato per essere più reattivo e meno burocratico.

OBIETTIVO: UN MERCATO PIÙ FLESSIBILE E COMPETITIVO

L’intervento si inserisce nel più ampio disegno della “legge capitali”, che punta a rendere i mercati finanziari italiani più attrattivi e competitivi a livello internazionale. Semplificare l’adozione dei provvedimenti e razionalizzare le competenze tra le diverse autorità di vigilanza è considerato un passo fondamentale per favorire la flessibilità operativa e la rapidità decisionale, elementi chiave in un settore volatile e strategico come quello dell’energia. La riforma, quindi, pur essendo di natura tecnica, ha l’obiettivo concreto di migliorare l’efficienza di un comparto fondamentale per l’intera economia del Paese.

2. 2025_09_26_Riforma Mercati Capitali_Relazione illustrativa CLEAN-2

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