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Dl Energia: Mappa delle aree idonee e aste sul gas nell’ultima bozza del provvedimento

Il governo è pronto a varare le misure per sbloccare le rinnovabili e calmierare i prezzi all’ingrosso. Introdotte anche procedure accelerate per i data center e una nuova disciplina per lo stoccaggio di CO2.

È in dirittura di arrivo il primo, atteso pacchetto di misure sull’energia contenuto nel nuovo decreto-legge che dovrebbe essere portato nel prossimo Consiglio dei Ministri dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il provedimento interviene su alcuni dei nodi strategici per il sistema energetico nazionale: dalla definizione delle aree idonee per le fonti rinnovabili alla mitigazione dei prezzi del gas, passando per l’integrazione dei data center nella rete elettrica. Il provvedimento, come anticipato nei giorni scorsi dal ministro Pichetto Fratin, rappresenta il primo tassello di un intervento più ampio.

AREE IDONEE, ECCO LA MAPPA PER LE RINNOVABILI

Finalmente una mappa per le energie pulite. Il decreto stabilisce quali sono considerate ex lege aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, risolvendo un’incertezza che da mesi frenava gli investimenti. La lista include: Siti dove sono già presenti impianti della stessa fonte, per interventi di rifacimento o potenziamento; Aree dei siti oggetto di bonifica; Cave, miniere cessate, non recuperate o in condizioni di degrado; Discariche e lotti di discarica chiusi; Siti e impianti nelle disponibilità di Ferrovie dello Stato, concessionarie autostradali e società di gestione aeroportuale.
Beni del demanio militare o in uso ai ministeri dell’Interno e della Giustizia.

Il testo conferma l’accordo politico raggiunto con i ministeri dell’Agricoltura e della Cultura, rispettando i vincoli del “decreto agricoltura”, come aveva chiarito un paio di giorni fa il ministro dell’Ambiente. Viene inoltre definita una piattaforma digitale per la gestione e il monitoraggio di queste aree.

GAS, ADDIO AL DELTA TTF-PSV: ARRIVANO LE ASTE

Per calmierare i prezzi all’ingrosso del gas e ridurre il differenziale tra il mercato italiano (PSV) e quello europeo (TTF), il decreto introduce un nuovo “servizio di liquidità”. L’ARERA avrà il compito di organizzare procedure competitive ad asta per selezionare operatori che si impegneranno a offrire quantitativi giornalieri di gas a prezzi calmierati. Questo meccanismo, basato sul prezzo del TTF più un corrispettivo, mira a contenere la volatilità e a integrare maggiormente il mercato nazionale in quello europeo. Salta, invece, la norma, presente nelle bozze precedenti, che prevedeva l’introduzione di corrispettivi negativi per l’ingresso di gas dalla Svizzera.

RETI ELETTRICHE E DATA CENTER, NUOVE REGOLE PER LA CONNESSIONE

Per risolvere il problema della “saturazione virtuale” delle reti, la società Terna pubblicherà e aggiornerà trimestralmente la capacità massima disponibile in ogni porzione della rete di trasmissione nazionale. L’ARERA avrà 180 giorni per aggiornare le condizioni di connessione, autorizzando Terna e i distributori a rilasciare soluzioni che prevedano un eccesso di capacità nel punto di allaccio. Viene inoltre introdotto un procedimento unico per l’autorizzazione alla realizzazione e all’ampliamento dei centri di elaborazione dati, con tempi certi e dimezzati per le valutazioni di impatto ambientale, al fine di attrarre investimenti in un settore considerato strategico.

CATTURA E STOCCAGGIO DI CO2 (CCS), L’ITALIA ACCELERA

Il decreto muove i primi passi concreti anche sulla filiera della cattura, trasporto e stoccaggio geologico del biossido di carbonio (CCUS). Entro 90 giorni, l’ARERA dovrà definire le regole per l’accesso alla rete di trasporto e ai siti di stoccaggio, introducendo un sistema tariffario trasparente che assicuri la copertura dei costi. L’Autorità disciplinerà anche le attività di misura per la contabilizzazione delle emissioni catturate.

IL CALENDARIO DEL GOVERNO: UN DECRETO ALLA VOLTA

Questo provvedimento rappresenta il primo dei due decreti energia annunciati. Mentre questo pacchetto, focalizzato su aspetti strutturali, è in dirittura d’arrivo, il secondo, destinato a intervenire sul sistema dei prezzi di luce e gas per i consumatori finali, è ancora in fase di elaborazione. Come confermato dallo stesso ministro Pichetto, “il ragionamento sui prezzi è un ragionamento che stiamo facendo ma non abbiamo ancora neanche un minimo di formulazione”. L’intervento, che richiederà un’analisi più approfondita, slitta quindi “in ottica 2026”.

BOZZA DL ENERGIA

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