Slitta al 2028 la nuova tassa europea su benzina e riscaldamento. “Evitato un ulteriore aumento”, ha spiegato il Ministro. Ottenuto anche il via libera ai biocarburanti, “una bandiera per l’Italia”.
Doppio intervento del governo sul fronte energetico. Il tanto atteso “Decreto Energia” verrà sdoppiato: un primo provvedimento, dedicato alle reti, arriverà in Consiglio dei Ministri la prossima settimana, mentre un secondo decreto, incentrato sul sistema dei prezzi, è in fase di elaborazione e vedrà la luce entro la fine dell’anno. L’annuncio arriva direttamente dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha delineato la tabella di marcia del governo per i prossimi, cruciali interventi sul settore.
I DUE DECRETI IN ARRIVO: RETI SUBITO, PREZZI A DICEMBRE
Parlando a margine dell’inaugurazione dello stabilimento di Umberto Palermo Mole Urbana, il ministro ha chiarito la strategia dell’esecutivo. “Il Dl Energia lo dividiamo in due: quello della rete e quello dei prezzi”, ha spiegato Pichetto. Il primo provvedimento, ha aggiunto, “doveva andare questa settimana in CdM ma mancavo fisicamente perché ero a Bruxelles nelle trattative per il fondo Clima, quindi la prossima settimana lo mandiamo”. Parallelamente, gli uffici del ministero sono al lavoro su un secondo testo, definito come “un qualcosa che riguarda il sistema prezzi che deve arrivare prima di fine anno”.
AUTO, TRA INCENTIVI E STOP AI MOTORI TERMICI
Il ministro ha poi affrontato il delicato dossier dell’automotive, aprendo a un sostegno strutturale ma con delle precise condizioni. Pur dichiarandosi favorevole agli incentivi, Pichetto ha sottolineato la necessità di un equilibrio: “L’equilibrio deve essere di mercato rispetto ai prezzi, all’offerta dei prodotti dei veicoli e quindi automaticamente per il sistema della rete energetica e dei prezzi dell’energia”. L’obiettivo è rendere l’elettrico “qualcosa di uso più comune”. Ha poi ribadito la sua ferma opposizione al divieto europeo per i motori a combustione interna: “È noto a tutti che non condivido il Fit for 55 che vieta i motori endotermici al 2035, anche se sono convinto che il motore elettrico è quello che farà la parte principale, perché è il più facile da fare”.
IL COMPROMESSO EUROPEO SUL GREEN DEAL
Intervistato a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1, Pichetto ha commentato invece il recente accordo europeo sul Green Deal, accolto con freddezza sia dal mondo industriale che da quello ambientalista. “Purtroppo le mediazioni sono questo”, ha ammesso il ministro, spiegando come in una trattativa complessa si debba tenere conto del “peso dell’interesse nazionale, ma anche quello di barriere ideologiche e anche quello di posizioni di difficoltà”.
I SUCCESSI NEGOZIALI: BIOCARBURANTI E CREDITI DI CARBONIO
Nonostante la natura di compromesso dell’accordo, il ministro ha rivendicato alcuni importanti successi per l’Italia. Il primo riguarda i biocarburanti, definiti “una bandiera” nazionale nel settore dei trasporti su strada, il cui utilizzo “a basse emissioni è passato dopo anni di battaglia finalmente in un articolato”. Un altro punto qualificante è l’utilizzo dei crediti di carbonio internazionali, anche legati a progetti come il Piano Mattei per l’Africa. “Se sono certificati, possiamo utilizzarli”, ha spiegato Pichetto, sottolineando un doppio miglioramento: “Inizialmente, l’Unione Europea aveva detto che si potevano utilizzare dal 2036. Oggi sono non più il 3% ma il 5% e sono utilizzabili dal 2031”.
SLITTA LA TASSA ETS SU CARBURANTI E RISCALDAMENTO
Infine, il ministro ha evidenziato un risultato di grande impatto per le tasche dei cittadini: lo slittamento al 2028 della nuova tassazione ETS sulle emissioni, che doveva entrare in vigore dal primo gennaio 2027. “Si tratta di una tassazione ulteriore sui carburanti, quindi un aumento, ad esempio, dei prezzi di benzina e gasolio”, ha chiarito Pichetto. Una tassa che, ha concluso, “graverebbe anche sui fabbricati e quindi sul riscaldamento, ma è slittata”.


