“Aumenti e tensioni sui prezzi sono in parte congiunturali e potrebbero ridursi nel 2022, ma è importante far capire che l’unica soluzione per uscirne in modo strutturale è investire nelle fonti rinnovabili e nelle reti”, ha detto Donnarumma
I costi dell’elettricità? Si tagliano con più reti e più rinnovabili. Parola di Stefano Donnarumma, ad di Terna. Intervistato dal Messaggero, il numero uno del Gestore della rete elettrica italiana ha spiegato che “gli attuali incrementi della bolletta sono dovuti alla forte crescita dei prezzi delle materie prime a livello internazionale, a partire da gas e CO2, a seguito, paradossalmente, della forte ripresa post Covid. Lo scorso trimestre le misure straordinarie del governo hanno mitigato gli oneri di sistema. In bolletta però solo il peso delle reti, che rappresentano la parte più piccola del conto energetico, è rimasto invariato, senza subire alcun aumento. La parte più piccola, ma la più significativa a livello strategico: solo gli importanti investimenti da noi già stanziati per la realizzazione di nuove reti possono abilitare un cambiamento radicale della situazione, favorendo il calo delle bollette e la transizione energetica. Possiamo dire che in futuro la parte che pesa di meno sulla bolletta sarà quella che, se ben accompagnata da investimenti e autorizzazioni, sarà in grado di abbattere, e di molto, quelle componenti che oggi risultano pesantissime. Largo a sole, vento, acqua e accumuli per vincere questa battaglia e poter offrire giusti e notevoli risparmi a cittadini e imprese”.
AUMENTI POTREBBERO RIDURSI NEL 2022
Secondo Donnarumma “questi aumenti e queste tensioni sui prezzi sono in parte congiunturali e potrebbero ridursi nel 2022, ma è importante far capire che l’unica soluzione per uscirne in modo strutturale è investire nelle fonti rinnovabili e nelle reti”.