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Ecco i sindaci Usa anti-Trump che parteciperanno ai summit sul clima

Trump non partecipa ai summit internazionali sul clima? Una delegazione alternativa di politici e sindaci americani è pronta a prendere il suo posto. Ecco chi sono e cosa faranno

Trump continua a disertare i summit internazionali sul clima. Ora, una delegazione di 7 politici e sindaci Usa si fa avanti per sostituirlo nei prossimi incontri per definire le politiche comuni contro il climate change. Chi sono? Quali poteri avranno?

CHI SONO I 7 DELLA DELEGAZIONE ANTI-TRUMP

La delegazione”anti-Trump” è composta da: Laura Tierney, vicepresidente per i programmi internazionali del Business Council for Sustainable Energy; Kate Gallego, sindaca di Phoenix e presidente dei Climate Mayors; Yana Garcia, segretaria dell’Agenzia per la Protezione Ambientale della California; Serena McIlwain, segretaria del Dipartimento dell’Ambiente del Maryland; Elizabeth Lien, direttrice di programma per America Is All In; Kate Wright, direttrice esecutiva dei Climate Mayors; Nathan Hultman, direttore del Center for Global Sustainability.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Nelle prossime settimane la delegazione alternativa parteciperà a una serie di eventi climatici globali, tra cui i negoziati ONU sui cambiamenti climatici a Bonn (16–26 giugno), la London Climate Action Week (21–29 giugno) e l’evento per il decennale dell’Accordo di Parigi di oggi.

CHI C’E’ DIETRO LA DELEGAZIONE?

L’annuncio arriva da America Is All In, U.S. Climate Alliance, C40 Cities e Climate Mayors, quattro tra le maggiori associazioni ambientali, per cercare di colmare all’assenza di una delegazione ufficiale per discutere con gli altri Paesi le politiche per il contrasto al climate change. “Questa mossa si è resa necessaria a causa dell’assenza di una reale volontà politica a livello federale di affrontare la crisi climatica”, hanno detto i promotori.

CLIMA, CRESCE LA DIFFIDENZA VERSO TRUMP

Il ritorno di Trump al Governo sta generando preoccupazioni non solo per la mancanza di impegno sul piano internazionale, ma anche per le azioni interne che rischiano di aggravare la crisi ambientale, come la deregulation, il favoreggiamento dell’industria fossile e l’indebolimento delle normative ambientali. Un paradosso, se pensiamo che gli Stati Uniti sono storicamente il Paese che ha contribuito di più all’aumento della CO₂ nell’atmosfera. Inoltre, attualmente, la concentrazione di CO₂ in atmosfera è di 430 ppm, ben oltre i livelli “sicuri” storici di circa 350 ppm. Tornare a valori accettabili richiederà non solo l’azzeramento delle emissioni, ma anche la rimozione di enormi quantità di gas serra.

GLI STATI AMERICANI SI METTONO IN PROPRIO PER IL CLIMA

Stati come la California e città come New York e Phoenix si stanno attrezzando per colmare il vuoto lasciato da Washington. Uno dei tanti esempi è il sindaco Bob Giles, il quale parteciperà come simbolo dell’impegno delle comunità locali.

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