Il giacimento Sharara è un bersaglio abituale per le fazioni politiche e militari in guerra in Libia, che vanta le più maggiori riserve petrolifere dell’Africa
Il governo della Libia, riconosciuto a livello internazionale, ha accusato il suo governo rivale nell’est di “ricatto politico”, in seguito alle proteste che hanno portato a limitazioni operative nel giacimento petrolifero più grande del Paese, Sharara. Il governo ha dichiarato che la riduzione della produzione nel giacimento è un’estorsione, senza fornire ulteriori dettagli.
Sabato scorso l’agenzia Reuters ha riferito che i manifestanti nel giacimento avevano costretto il personale ad iniziare a ridurre la produzione, citando due ingegneri anonimi che lavoravano nella struttura. Sharara ha una capacità di 300.000 barili di petrolio al giorno.
LA RIDUZIONE AL GIACIMENTO PETROLIFERO DI SHARARA
Bloomberg ha riferito che, a causa delle proteste, la produzione nel giacimento è stata ridotta di circa 50.000 barili al giorno a 210.000 barili al giorno, citando fonti anonime secondo cui ai dipendenti del giacimento era stato dato l’ordine di iniziare a ridurre la produzione.
Il campo di Sharara – scrive Irina Slav su Oilprice – è un bersaglio abituale per le fazioni politiche e militari in guerra in Libia, che vanta le più maggiori riserve petrolifere dell’Africa, ma ha difficoltà a sfruttarle appieno a causa della complicata situazione politica. L’ultima chiusura a Sharara è avvenuta nel gennaio scorso, ancora una volta sollecitata dai manifestanti, che chiedevano un maggiore coinvolgimento del governo negli affari regionali, come la creazione di posti di lavoro e maggiori investimenti nell’economia regionale.
LA PRODUZIONE DI PETROLIO DELLA LIBIA
La produzione di petrolio in Libia negli ultimi due anni si è attestata intorno agli 1,2 milioni di barili al giorno, dopo essere crollata a soli 100.000 b/g a seguito del cambio di regime nel Paese nordafricano. Prima di allora, Tripoli produceva 1,8 milioni di barili al giorno.
All’inizio del 2024 il presidente della National Oil Corporation ha affermato che c’erano dei piani per aumentare il totale a 1,5 milioni di barili al giorno entro il 2025 e per espanderlo ulteriormente a 2 milioni nel 2027. Tuttavia, eventi come gli attuali tagli alla produzione in corso a Sharara suggeriscono che questi piani saranno piuttosto difficili da implementare, senza un cambiamento radicale nell’ambiente politico della Libia.