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Mise

Efficienza energetica, comparto in emergenza. FI presenta interrogazione

“Migliaia di aziende operanti nel settore dell’efficienza energetica, che già erano sofferenti a causa del blocco totale degli incentivi ‘certificati bianchi’ oggi si trovano in assoluto stato emergenziale”

Il comparto dell’efficienza energetica si trova in un assoluto stato emergenziale. Per questo il forzista Francesco Battistoni ha rivolto un’interrogazione a risposta scritta al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli per chiedergli se è a conoscenza di questa problematica e “dell’impatto socio-economico che comporta” e se non ritenga “utile un intervento diretto per la risoluzione del problema, attraverso opportuni strumenti legislativi da attuarsi d’urgenza”.

MIGLIAIA DI AZIENDE SI TROVANO IN ASSOLUTO STATO EMERGENZIALE

Secondo Battistoni, infatti, “migliaia di aziende operanti nel settore dell’efficienza energetica, che già erano sofferenti a causa del blocco totale degli incentivi ‘certificati bianchi’ (o Titoli di efficienza energetica – TEE) attuato dal Gestore dei servizi energetici – GSE SpA, oggi si trovano in assoluto stato emergenziale. Il comparto dell’efficienza energetica coinvolge molteplici settori e migliaia di aziende che, negli ultimi anni, sono state uno dei principali motori trainanti dell’economia italiana, poiché hanno investito in sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel campo dell’efficienza energetica e creato occupazione”.

Battistoni ricorda che tra i meccanismi di incentivazione, “il principale sistema di incentivazione è stato il meccanismo dei certificati bianchi. Tale sistema di incentivazione è stato identificato come lo strumento principale per il raggiungimento degli obblighi nazionali di efficienza energetica ed è stato utilizzato in molteplici settori e per la realizzazione di importanti interventi di efficienza di cui beneficia tutta la collettività”.

CON IL BLOCCO DEGLI INCENTIVI SONO AD OGGI PENDENTI IN GIUDIZIO MIGLIAIA DI CONTENZIOSI

In particolare, “l’emissione di certificati bianchi, destinati a incentivare centinaia di migliaia di interventi di efficienza energetica realizzati negli ultimi 10 anni in modo capillare sul territorio italiano, è completamente bloccata da più di 4 anni a causa di una nuova e diversa interpretazione delle regole da parte del GSE che ha stabilito la decadenza dell’incentivo a distanza di anni dall’approvazione degli stessi – ha scritto il parlamentare -. A seguito di tale blocco degli incentivi sono ad oggi pendenti in giudizio migliaia di contenziosi avviati dagli operatori contro il GSE, che, oltre che a costituire un costo per le casse dello Stato, avrà come conseguenza il fallimento della quasi totalità delle aziende oggetto di contenzioso”.

SENZA INTERVENTI CROLLO DELL’OCCUPAZIONE E DEGLI INVESTIMENTI

Non solo, ha proseguito il senatore: “Il costo economico e sociale di un mancato rilancio del sistema di incentivazione dedicato all’efficienza energetica, unito alla mancanza di una regolamentazione certa e duratura a garanzia degli incentivi, porterà in brevissimo tempo ad un crollo dell’occupazione e degli investimenti in efficienza energetica, con una inevitabile perdita economica per le casse dello Stato; recentemente lo stesso Governo ha più volte indicato il “Green New Deal” come uno degli strumenti principali per una ripresa economica con attenzione alla sostenibilità e all’ambiente; la risoluzione della situazione emergenziale del comparto dell’efficienza energetica può passare attraverso un’adeguata modifica legislativa che vada a salvaguardare sia gli interessi pubblici, sia quelli dei privati cittadini e delle imprese”, ha concluso Battistoni chiedendo lumi al Mise.

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