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Emissioni

Emissioni auto, al via i nuovi test sui veicoli

Per la commissione Ue si tratta di una novità necessaria a garantire un’industria automobilistica pulita, sostenibile e competitiva

 

Entrano in vigore dal 1 settembre le nuove regole europee sui test delle emissioni di auto e furgoni, basate sulle reali condizioni di guida. Prima di poter circolare sulle strade europee i nuovi modelli dovranno superare prove aggiornate più affidabili delle emissioni in condizioni di guida reali (“emissioni reali di guida”, Real Driving Emissions – RDE) nonché una prova di laboratorio migliorata (“procedura di prova per i veicoli leggeri armonizzata a livello mondiale”, World Harmonised Light Vehicle Test Procedure – WLTP). Le nuove prove di emissioni garantiranno in questo modo risultati più attendibili e contribuiranno a ripristinare la fiducia sulle prestazioni dei nuovi autoveicoli. Le prove rappresentano, infatti, una delle diverse importanti attività che la Commissione europea porta avanti per un’industria automobilistica pulita, sostenibile e competitiva.

autoPiù precisamente saranno testate in condizioni di guida reali le emissioni di NOx e di particolato, una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico. La prova andrà ad integrare la procedura WLTP per tutte le emissioni, comprese quelle di CO2, e il consumo di carburante, nonché le emissioni di NOx e di altri inquinanti atmosferici. Entrambe diventeranno obbligatorie da settembre per tutti i nuovi modelli di autoveicoli e saranno introdotte gradualmente per tutti gli autoveicoli nuovi tra il 2018 e il 2019. La strategia europea per una mobilità a basse emissioni mira infatti ad aumentare l’efficienza del sistema dei trasporti e ad accelerare la diffusione delle energie alternative a basse emissioni per i trasporti e la transizione verso veicoli a emissioni zero. Si basa su una gamma di alternative energetiche a basse emissioni per le autovetture e gli autobus e pone l’accento sull’elettrificazione dei trasporti ferroviari e sull’impiego dei biocarburanti nei settori del trasporto aereo e del trasporto su gomma di merci e passeggeri. La Commissione Ue prevede, inoltre, di adottare entro novembre 2017 un piano d’azione riguardante un’infrastruttura per i combustibili alternativi allo scopo di diffondere maggiormente l’uso dei carburanti alternativi in Europa.

Per Jyrki Katainen, vicepresidente della commissione Ue responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, “le nuove prove delle emissioni costituiscono una tappa fondamentale nel lavoro che stiamo realizzando per disporre, nei prossimi anni, di veicoli più puliti e più sostenibili” anche se “molto rimane ancora da fare. Lo scandalo delle emissioni – ha aggiunto – ha rivelato la necessità di una maggiore indipendenza delle prove a cui vanno soggetti gli autoveicoli e di una più attenta vigilanza del mercato. La Commissione deve inoltre avere la facoltà di intervenire in caso di irregolarità ed è proprio a tal fine che ha presentato una proposta nel gennaio 2016, rimasta sul tavolo sino ad oggi. È giunto ormai il momento che il Parlamento europeo e il Consiglio procedano alla sua adozione. Vanno inoltre profusi sforzi a livello di Ue per incoraggiare con decisione la mobilità a basse emissioni”.

Identico discorso per Elżbieta Bieńkowska, Commissaria responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le Pmi: “Un passaggio rapido a veicoli ad emissioni zero è nel nostro interesse, se consideriamo i rischi per la salute pubblica e l’ambiente, ed è essenziale per l’industria automobilistica, se intende rimanere competitiva a livello internazionale. Per il momento, però – ha precisato –, i veicoli diesel fanno ancora parte della nostra vita e dobbiamo ripristinare la fiducia in questa tecnologia: ecco perché è fondamentale disporre di prove aggiornate e più affidabili per gli autoveicoli nuovi mentre, per quelli già in circolazione, gli Stati membri devono assolvere i loro compiti, ossia dare esecuzione alle norme e adottare nuovi provvedimenti, insieme a tutte le parti interessate, al fine di ridurre le emissioni del parco veicoli esistente”.

auto elettricaIn una nota l’associazione europea dei produttori auto Acea “accoglie con favore” le nuove regole” sottolineando che il nuovo test di laboratorio WLTP, introdurrà condizioni di prova “molto più realistiche per misurare le emissioni di sostanze inquinanti e della Co2 rispetto al precedente e obsoleto test di laboratorio (Nedc)” fornendo quindi una “base più precisa per misurare il consumo di carburante e le emissioni di un veicolo”. L’Europa, ha spiegato l’associazione, è l’unica regione a livello planetario ad adottare un simile test. “L’industria automobilistica ha investito pesantemente per ottenere significativi miglioramenti nelle emissioni dei veicoli Euro 6 compatibili con RDE – ha dichiarato il segretario generale dell’Acea, Erik Jonnaert –. Infatti, questi veicoli diesel offriranno emissioni inquinanti molto basse non solo in laboratorio, ma anche in viaggio. Riteniamo che l’introduzione dell’ultima generazione di veicoli diesel, sostenuta da piani di rinnovo delle flotte, svolgerà un ruolo importante per aiutare le città a raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria dell’Ue”.

Alessandro Sperandio

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