L’intesa mira a dare a cittadini e imprese dati chiari e comparabili sulle emissioni di gas serra. La pubblicazione resta volontaria, ma il metodo di calcolo sarà obbligatorio per chi la effettua, riducendo il rischio di greenwashing.
Svolta a Bruxelles nella lotta alle emissioni inquinanti: i negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un’intesa provvisoria sul regolamento “CountEmissionsEU”. La nuova normativa introdurrà un metodo di calcolo unico e standardizzato per i gas serra (GHG) generati dal trasporto di passeggeri e merci, promettendo di rivoluzionare la trasparenza e la comparabilità nel settore. L’annuncio scaturisce dall’accordo politico siglato tra i co-legislatori dell’Unione, che pone fine alla complessità attuale dove operatori e servizi utilizzano metodologie diverse e spesso non confrontabili.
UN METODO UNICO BASATO SU UNO STANDARD GLOBALE
Il cuore dell’accordo risiede nell’adozione di un quadro di riferimento comune, valido sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. La metodologia si baserà sullo standard globale EN ISO 14083:2023, che stabilisce regole e principi di calcolo universalmente riconosciuti. Questo approccio adotta il principio “dal pozzo alla ruota” (well-to-wheel), garantendo che vengano considerate tutte le emissioni generate lungo l’intera filiera energetica: dall’estrazione del combustibile fino al suo effettivo utilizzo da parte del veicolo. Per migliorare l’accuratezza, l’intesa privilegia l’uso di dati primari rispetto a stime o valori predefiniti, incentivando gli operatori che misurano direttamente le proprie emissioni.
PUBBLICAZIONE VOLONTARIA, METODOLOGIA OBBLIGATORIA
La nuova normativa non imporrà l’obbligo di calcolare o pubblicare i dati sulle emissioni. Tuttavia, stabilisce un principio fondamentale: qualora un’azienda decida di divulgare tali informazioni, ad esempio per fini di marketing, contrattuali o di rendicontazione, dovrà obbligatoriamente utilizzare la metodologia comune definita da CountEmissionsEU. Questa misura garantisce che tutte le informazioni rese pubbliche siano coerenti e affidabili, permettendo ai consumatori di fare scelte consapevoli e trasparenti.
SEMPLIFICAZIONE E SOSTEGNO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Per evitare di sovraccaricare le imprese di nuovi oneri amministrativi e finanziari, è stata dedicata un’attenzione particolare alle Piccole e Medie Imprese (PMI). I negoziatori del Parlamento hanno ottenuto l’impegno da parte della Commissione a sviluppare, entro quattro anni, uno strumento di calcolo pubblico, semplice e gratuito. Questo strumento sarà corredato da un manuale d’uso, progettato specificamente per supportare e agevolare le PMI nell’applicazione del regolamento.
UNO SGUARDO AL FUTURO: VERSO LA VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA
L’accordo riconosce che l’attuale metodologia non copre ancora le emissioni di gas serra generate lungo l’intero ciclo di vita dei servizi di trasporto. I deputati hanno assicurato che, entro quattro anni dall’entrata in vigore delle nuove norme, la Commissione valuterà la possibilità di estendere il metodo di calcolo anche a queste emissioni, come quelle derivanti dalla produzione e manutenzione dei veicoli o dal fine vita, non appena i dati disponibili e i progressi a livello internazionale lo consentiranno.
L’INQUADRAMENTO NEL PACCHETTO “GREEN TRANSPORT”
L’iniziativa CountEmissionsEU si inserisce nel più ampio pacchetto legislativo “Green Transport”, proposto nel luglio 2023. L’obiettivo di questo pacchetto è ridurre l’impatto ambientale di un settore cruciale per l’economia dell’UE, ma responsabile di una quota significativa delle emissioni totali, con il trasporto merci che da solo contribuisce per circa il 30% delle emissioni dei trasporti. Altre proposte del pacchetto includono la revisione della direttiva sui pesi e le dimensioni dei veicoli pesanti e un regolamento per un uso più efficiente della capacità ferroviaria.
I PROSSIMI PASSI VERSO L’ADOZIONE FORMALE
Con l’accordo provvisorio raggiunto, la palla passa ora ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e al Parlamento europeo in seduta plenaria per l’approvazione finale. Una volta superati questi passaggi e completata la revisione giuridico-linguistica, il regolamento sarà formalmente adottato da entrambe le istituzioni.


