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Enel Russia

Enel chiude il I trimestre con un utile netto a +10,5%

Avviato un monitoraggio costante degli impatti che tale stato di emergenza può avere sulle variabili macroeconomiche e di business di Enel

Utile netto ordinario del Gruppo a 1.281 milioni di euro (1.159 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +10,5%) con un incremento guidato dal miglior risultato della gestione operativa ordinaria nel I trimestre 2020 per Enel.

I NUMERI DEL I TRIMESTRE

Più nel dettaglio, i ricavi del primo trimestre del 2020 sono pari a 19.985 milioni di euro, con una riduzione di 2.770 milioni di euro (-12,2%) rispetto all’analogo periodo del 2019. La variazione è riconducibile principalmente ai minori ricavi dai Mercati Finali, dovuti a minori vendite di energia elettrica in Spagna e Italia, principalmente nel mercato regolato, e di gas in Spagna.

Il margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario) del primo trimestre del 2020 ammonta a 4.741 milioni di euro, con un incremento di 287 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2019 (+6,4%). Mentre il risultato operativo (EBIT) del primo trimestre 2020 ammonta a 3.109 milioni di euro, in aumento di 128 milioni di euro (+4,3%) rispetto all’analogo periodo del 2019, in linea con l’incremento del margine operativo lordo, parzialmente compensato dai maggiori ammortamenti e perdite di valore per 32 milioni di euro.

La situazione patrimoniale evidenzia un capitale investito netto al 31 marzo 2020, inclusivo delle attività nette possedute per la vendita per 9 milioni di euro, pari a 92.920 milioni di euro (92.113 milioni di euro al 31 dicembre 2019). E un indebitamento finanziario netto per 47.097 milioni di euro (45.175 milioni di euro al 31 dicembre 2019). L’incremento dell’indebitamento finanziario netto, pari a 1.922 milioni di euro (+4,3%), è riferibile (al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (1.870 milioni di euro) e al pagamento di dividendi per complessivi 2.182 milioni di euro. I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa (2.053 milioni di euro), sottolinea Enel, hanno parzialmente compensato il fabbisogno finanziario connesso alle fattispecie sopra evidenziate.

Al 31 marzo 2020, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, è pari a 1,03 (0,96 al 31 dicembre 2019). Tale variazione è da ricondurre sostanzialmente all’incremento del debito sopra dettagliato.

Gli investimenti ammontano a 1.870 milioni di euro nel primo trimestre 2020, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019. In particolare, nel primo trimestre 2020, si registrano (i) una riduzione degli investimenti in impianti di generazione da fonti rinnovabili, principalmente nella Penisola Iberica e in Messico, Canada, Grecia e Zambia per l’entrata in esercizio dei progetti in costruzione nel primo trimestre del 2019, compensata solo in parte dai maggiori investimenti in Brasile, Sudafrica e Stati Uniti, nonché (ii) maggiori investimenti sulle reti di distribuzione in Italia e Romania per attività legate alla qualità del servizio.

VENDITE DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Le vendite di energia elettrica nel primo trimestre 2020 ammontano a 77,7 TWh, con un decremento di 4,6 TWh (-5,6%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. La potenza efficiente installata netta totale di Enel nel primo trimestre 2020 è pari a 84,7 GW, con un aumento di 0,4 GW principalmente per l’installazione di nuova capacità eolica in Nord America (0,2 GW) e solare in Brasile (0,2 GW).

ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA

L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo trimestre 2020 è pari a 51,4 TWh1, con un decremento di 7,7 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2019 (-13,0%), da attribuire principalmente ad una minore produzione da fonte termoelettrica in Spagna, Italia e Russia.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il Piano Strategico 2020-2022, presentato a novembre 2019, si focalizza su un modello di business sostenibile e pienamente integrato in grado di cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica e legate a trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione. La digitalizzazione delle reti e l’adozione di piattaforme per tutte le attività relative ai clienti sono fattori abilitanti della strategia del Gruppo, che mira ad accelerare lo sviluppo delle rinnovabili riducendo al contempo la generazione da fonti termoelettriche. In particolare, il Piano di investimenti 2020-2022 prevede: investimenti in decarbonizzazione per circa 14,4 miliardi di euro (il 50% degli investimenti complessivi), finalizzati allo sviluppo di nuova capacità rinnovabile e alla graduale sostituzione degli asset di generazione convenzionale. Il contributo alla crescita dell’EBITDA derivante dalla decarbonizzazione sarà pari a 1,4 miliardi di euro nell’arco di piano. Si prevede che la capacità rinnovabile sul totale raggiunga il 60% in tre anni, guidando l’aumento della redditività del parco impianti e aumentando la produzione a zero emissioni di CO2 fino al 68% nel 2022.

La netta accelerazione della crescita in rinnovabili supporterà il Gruppo nell’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra in linea con l’Accordo di Parigi e di raggiungere la totale decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050; circa 1,2 miliardi di euro di investimenti che saranno dedicati all’elettrificazione dei consumi, facendo leva sulla crescita e la diversificazione della base clienti retail e sulle efficienze collegate al trasferimento delle attività su piattaforma. Il contributo atteso di tali investimenti alla crescita dell’EBITDA di Gruppo ammonta a 0,4 miliardi di euro; circa 13 miliardi di euro che saranno investiti nei fattori abilitanti della transizione energetica, ovverosia infrastrutture, per adattare le reti di distribuzione ad un sistema di generazione basato sulle energie rinnovabili, ed ecosistemi e piattaforme per lo sviluppo di nuovi servizi, quali ad esempio mobilità elettrica e demand response, che avranno un ruolo sempre maggiore nella transizione energetica. Il contributo atteso alla crescita dell’EBITDA è di circa 1,1 miliardi di euro.

In totale si prevede che il Gruppo investa 28,7 miliardi di euro nell’arco di piano. Tali investimenti agiranno direttamente su tre SDG principali: SDG 7 (Energia Pulita e Accessibile), SDG 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) e SDG 11 (Città e Comunità Sostenibili), contribuendo, dunque, all’ SDG 13 relativo al cambiamento climatico. Con riferimento alla politica di dividendi, Enel continuerà a corrispondere, lungo l’arco di piano, il più elevato tra un dividendo del 70% sull’utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione (DPS) minimo garantito, con un tasso annuo di crescita composto dell’8,6% del DPS implicito e del 7,7% del DPS minimo.

Per il 2020 il Piano Strategico 2020-2022 prevede: l’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare in America Latina e Nord America, a supporto della crescita industriale e finalizzati a guidare la decarbonizzazione; ulteriori progressi nella digitalizzazione delle reti di distribuzione, prevalentemente in Italia e America Latina, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e resilienza della rete; l’incremento degli investimenti dedicati all’elettrificazione dei consumi, con l’obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, e al continuo efficientamento, sostenuto dalla creazione di piattaforme globali di business.

In relazione allo stato di emergenza connesso all’epidemia da COVID-19 in atto, il Gruppo ha emanato linee guida volte a prevenire e/o mitigare gli effetti del contagio in ambito lavorativo e al contempo assicurare la continuità aziendale. Grazie alla diversificazione geografica del Gruppo, al suo modello di business integrato lungo la catena del valore, a una solida struttura finanziaria, nonché al livello di digitalizzazione raggiunto che permette di garantire la continuità delle attività operative con lo stesso livello di servizio, non si hanno al momento evidenze di impatti significativi sul Gruppo stesso derivanti dallo stato di emergenza connesso all’epidemia da COVID-19.

È stato avviato un monitoraggio costante degli impatti che tale stato di emergenza può avere sulle variabili macroeconomiche e di business al fine di disporre in tempo reale della migliore stima dei potenziali impatti sul Gruppo e permettere la mitigazione di questi ultimi tramite piani di reazione o contingency.

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