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Circular Evolution Enel X

Nasce Circular Evolution, ecco come l’Italia punterà su innovazione e sostenibilità

Cosa si è detto alla presentazione di Enel X, CESI, ICMQ e Bulgari sull’economia circolare. Fatti, dichiarazioni, scenari

Si è tenuta oggi, presso l’Auditorium di Enel X a Roma, la conferenza stampa di presentazione di Circular Evolution. Di cosa si tratta? Parliamo dell’associazione nata dalla partnership tra CESI, Enel X e ICMQ e di cui Bulgari rappresenta il primo socio ordinario. Lo scopo dei protagonisti sarà divulgare la conoscenza, la diffusione e l’applicazione dei principi della Circular Economy.

Di più: l’associazione si pone l’obiettivo di proporre uno dei più avanzati schemi di misurazione al mondo per calcolare il livello di applicazione dei principi di Economia Circolare nell’ambito delle organizzazioni o dei processi produttivi, rappresentando un punto di riferimento in tutti gli ambiti dell’Economia Circolare in Italia e all’estero. Di seguito gli interventi dei relatori.

VENTURINI (ENEL X): CONIUGARE EFFICIENZA E SOSTENIBILITA’

Ad aprire gli interventi è stato il  Responsabile di Enel X e presidente di Circular Evolution. “Efficienza e sostenibilità devono andare di pari passo. E’ difficile non incidere sulla competitività senza la misurabilità. Era necessario costruire delle metriche, appunto”, ha detto. “Per permettere al mondo industriale di costruire il percorso. La circolarità lo vedo come elemento industriale, mentre il dott. Tagliafierro è ispirato da un credo forte che va oltre. In questo momento di grande crisi energetica è un elemento fondante, la circolarità, che insieme a tanti altri ci permette di passare l’inverno”.

E che, secondo Venturini, “consente di raggiungere obiettivi di sostenibilità, migliorare il ciclo produttivo, sostenere la biodiversità, permette di ottenere vantaggi sul risparmio energetico. Non si tratta solo di chiudere i rubinetti o agire sui contatori, serve agire sui risparmi”.

RIZZUTO (BULGARI, LVMH): INIZIATIVA CHE UNISCE SOGGETTI DIVERSI

A seguire è intervenuta Eleonora Rizzuto, Direttore Sviluppo Sostenibile Bulgari e LVMH Italia. Secondo Rizzuto, “questo che presentiamo oggi è un modello economico triate una associazione che dà risposte. L’economia circolare vale oltre 5mld di euro ed è fondamentale nel Pnrr. Parla di agricoltura responsabile, di acqua. Ciò ci ha consentito di accelerare nella strategia nazionale dell’economia circolare. Questo modello economico mette insieme più soggetti, che apparentemente non si parlavano (energia e lusso, per esempio) e invece mette insieme progettazioni di business in un ambiente comune in cui misurarsi. Circular Evolution vuole mettere a disposizione modelli certificati”.

Non solo. Perché “oltre che di energia, possiamo parlare di agrifood, tessile, ecc. Bulgari è un gruppo che si è posto il problema su come agire a livello di business circolare. L’80% delle materie prime vengono perse e non recuperate. Questo modello serve da esempio”.

PICCIN (CESI): MISURARE L’EFFICIENZA SERVE ALLE IMPRESE

In seguito ha preso parola Roberto Piccin di CESI. “Abbiamo voluto partecipare a questa fondazione perché le metriche sono nel nostro Dna. Abbiamo creato i primi sistemi per valutare i cavi di corrente continua, per esempio. Una tecnologia che genera alta efficienza. Ma bisogna saperla misurare. La metrica è un concetto anzitutto economico: le imprese adottano un modello economico circolare e identificano un metodo per operare. L’obiettivo è la ricchezza”, ha chiarito Piccin.

“Noi abbiamo creato due metriche: una per cui l’energia è materia prima della circolarità, l’altra basata sugli scambi. Meccanismo efficiente per ottimizzare l’energia, sul concetto di sharing. Lo spreco va valutato come elemento nella circolarità ma avendo una visione complessiva, con le metriche, facciamo permeare quesi principi in tutto il ciclo produttivo fino all’ottimizzazione. Il 70% delle emissioni viene dall’energia, ecco perché parliamo di circolarità ed energia insieme. (…) Ma serve anche la partnership, anche rispetto ai fornitori”.

ORSENIGO (ICMQ) ALL’EVENTO ENEL X: PRODOTTI CIRCOLARI LA CHIAVE PER ESSERE SOSTENIBILI

Infine, a chiudere il girotondo, sono arrivate le parole di Lorenzo Orsenigo (ICMQ). “Quanto un prodotto è circolare: materie prime, energie, acqua, rifiuti. Con questa classificazione indichiamo la circolarità dei prodotti. Alle aziende dobbiamo fornire strumenti per fornire la sostenibilità. Gli indici di circolarità servono anche a loro per farle migliorare. Noi li abbiamo resi credibili, messi a disposizione di altri concorrenti e questo fa parte dell’approccio sostenibile. Circular Evolution è il contenitore dove metteremo questi indici”.

 

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