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Senato

Energia: Lega, governo garantisca cumulabilità incentivi e no nuove tasse

Depositata una interrogazione ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico perché intervengano urgentemente a modificare la norma introdotta con il decreto fiscale dell’ottobre 2019, che retroattivamente ha messo in discussione il cumulo degli incentivi

“Abbiamo presentato un’interrogazione al presidente della commissione Finanze destinata ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico perché intervengano urgentemente a modificare la norma introdotta con il decreto fiscale dell’ottobre 2019, che retroattivamente ha messo in discussione il cumulo degli incentivi alla produzione di energia elettrica, già riconosciuti dallo Stato ai tanti imprenditori del settore”. Così i senatori della Lega Paolo Arrigoni, responsabile Energia del partito con Enrico Montani, capogruppo in commissione Finanze a Palazzo Madama.

GOVERNO TUTELI GLI INVESTIMENTI

“È grave che con il provvedimento dello scorso anno il governo abbia stabilito a distanza di 10 anni che il diritto dell’impresa a beneficiare delle tariffe incentivanti riconosciute dal Gestore dei Servizi Energetici sia subordinato al pagamento all’Agenzia delle Entrate, entro il 30 giugno, di un’ingente somma di denaro pena l’applicazione di decurtazioni degli stessi incentivi. Considerato che per anni non è mai stata messa in discussione la cumulabilità della cosiddetta agevolazione ‘Tremonti ambiente’ con gli incentivi previsti, come confermato dalla giurisprudenza tributaria, la Lega chiede dunque con forza un intervento urgente al Governo per tutelare gli investimenti degli operatori del settore delle energie rinnovabili evitando loro nuovi oneri, francamente insopportabili in un momenti di così grande crisi economica”, hanno sottolineato i senatori del Carroccio.

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