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Energia per tutti e zero emissioni nette nel 2050, ecco il piano di Transizione giusta di Eni

Cosa prevede il percorso tracciato in “Eni For 2021”, il report volontario annuale di sostenibilità di Eni giunto alla 16° edizione

Zero emissioni nette entro il 2050 e accesso all’energia a tutti, nell’ottica di una transizione energetica giusta. È il percorso è tracciato in “Eni For 2021”, il report volontario annuale di sostenibilità di Eni giunto alla 16° edizione, che presenta il contributo e gli obiettivi dell’azienda per una transizione equa.

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L’APPROCCIO INCLUSIVO DI ENI PER LA TRANSIZIONE GIUSTA

Nella riduzione delle emissioni Eni ha infatti deciso di rafforzare i suoi obiettivi con un approccio inclusivo che si sostanzia nell’impegno a promuovere opportunità di crescita economica e sociale attraverso una gestione responsabile degli impatti sociali della transizione, verso i lavoratori, le comunità e i clienti.

ENTRO IL 2030 ENI RIDURRÀ DEL 35% LE EMISSIONI NETTE, DEL -80% ENTRO IL 2040

In particolare, sul fronte della strategia per la neutralità carbonica al 2050, Eni ha rafforzato ulteriormente i propri obiettivi, annunciando una riduzione del 35% delle emissioni nette scope 1, 2 e 3 entro il 2030 e del -80% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018 (rispetto agli obiettivi di -25% e -65% del precedente piano). Per quanto riguarda le emissioni nette scope 1 e 2, l’azienda arriverà a -40% entro il 2025 (rispetto ai livelli del 2018) e raggiungerà le zero emissioni nette entro il 2035, in anticipo di cinque anni rispetto al precedente piano. Aumenterà inoltre la quota degli investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche, puntando al 30% entro il 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e arrivando all’80% al 2040.

FOCUS SU RINNOVABILI, BIORAFFINERIE, AGRI-HUB E BIOCARBURANTI

Sulla corretta gestione degli impatti che la trasformazione energetica genera sulle persone, Eni ha tracciato una evoluzione costante delle attività di business, che includono lo sviluppo delle rinnovabili e un Piano di trasformazione industriale che prevede il progressivo incremento dell’offerta di elettricità decarbonizzata di Plenitude, con oltre 15 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2030, per arrivare a 60 GW al 2050. Ma prevede anche la conversione di raffinerie in bioraffinerie, per raggiungere una capacità di bioraffinazione di circa 2 milioni di tonnellate entro il 2025 e i 6 milioni nel prossimo decennio. Senza dimenticare che con gli accordi siglati per la realizzazione degli agri-hub, da cui provengono semi oleaginosi e oli vegetali da utilizzare come agro-feedstock per la produzione di biocarburanti, verranno creati nuovi posti di lavoro e dunque un ulteriore sostegno, dunque, allo sviluppo di nuove attività nei Paesi in cui l’azienda opera.

LA TRANSIZIONE GIUSTA SECONDO ENI

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Fondamentale è infatti il tema della Just Transition che – oltre al prerequisito degli obiettivi di decarbonizzazione – ruota attorno al sistema di gestione dei diritti umani (alla luce dei Guiding Principles on Businees and Human Rights) applicato alle attività particolarmente interessate dalla transizione. In questo ambito, Eni è stata una delle 7 società del settore che ha preso parte alla definizione del framework di azione delineato dal Council for Inclusive Capitalism. E alla luce di questo scenario e coerentemente con gli indirizzi dei principali framework che si stanno affermando, Eni sta condividendo il proprio percorso di transizione con tutti i suoi stakeholder, in particolare con quattro categorie principali: lavoratori, fornitori e business partner, comunità e consumatori/clienti. Una condizione e un dialogo che consentirà di mettere a sistema gli impegni e le azioni già messi in campo, con la gestione delle ripercussioni e delle opportunità sociali di questo percorso e il modello di gestione dei diritti umani, che nel corso dell’ultimo quinquennio è stato sviluppato e consolidato con successo nei principali processi di Eni.

GLI INTERVENTI DI ENI NEL 2021: IRAQ, ANGOLA, CONGO E NIGERIA IN PRIMO PIANO

Eni ha infatti rafforzato le partnership con le organizzazioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo. Tra le principali iniziative per il territorio realizzate nel 2021 ci sono le attività volte a migliorare l’accesso all’acqua in Iraq per la popolazione di Bassora grazie agli impianti di trattamento delle acque messi a disposizione da Eni; i progetti di diversificazione economica nel settore agricolo in Angola, Congo e Nigeria, e i progetti per supportare l’imprenditoria locale e giovanile in Egitto. Ma resta centrale anche l’impegno di Eni per promuovere l’educazione e la formazione professionale di cui sono un esempio le iniziative in Angola, Egitto, Iraq, Messico e Mozambico.

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