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Eni

Eni alla conquista della Norvegia

Intanto il Cane a sei zampe non trascura la ricerca e rinnova l’alleanza strategica con il Politecnico di Milano

Un nuovo leader nel settore dell’esplorazione e produzione di idrocarburi in Norvegia si affaccia sul mercato: è la Vår Energi AS frutto della fusione tra Point Resources AS e Eni Norge AS, consociata di Eni S.p.A. L’accordo è stato annunciato dal Cane a sei zampe e da HitecVision, investitore leader nel settore del private equity.

NEL PORTAFOGLIO DELLA SOCIETÀ 17 GIACIMENTI DI OLIO E GAS

NorvegiaIl portafoglio della nuova società comprenderà 17 giacimenti di olio e gas con un’ampia copertura geografica, dal Mare di Barents al Mare del Nord, e avrà una produzione nel 2018 di circa 180.000 barili di olio equivalente al giorno (boepd). La società avrà riserve e risorse per oltre 1.250 milioni di barili di olio equivalente.

IL PROGRAMMA NEI PROSSIMI CINQUE ANNI PREVEDE INVESTIMENTI PER OLTRE 8 MILIARDI DI DOLLARI

La produzione è destinata a raggiungere 250.000 boepd nel 2023, in previsione dello sviluppo di più di 500 milioni di barili di olio equivalente da dieci asset esistenti e con un prezzo di breakeven inferiore a 30 dollari al barile. In totale la società ha in programma nei prossimi cinque anni investimenti per oltre 65 miliardi di corone norvegesi (NOK), corrispondenti a 8 miliardi di dollari, per portare a regime questi progetti, rivitalizzare i giacimenti più maturi e effettuare nuove esplorazioni. La presenza estesa nelle acque norvegesi consentirà alla società di espandere ulteriormente il suo portafoglio sia attraverso future gare per l’assegnazione di licenze esplorative sia attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A).

DESCALZI: PASSO FONDAMENTALE IN STRATEGIA RAFFORZAMENTO NELL’AREA OCSE

“Questo è un passo fondamentale nella strategia di rafforzamento della presenza di Eni nei paesi dell’area OCSE con ulteriore potenziale nell’upstream, come è certamente la Norvegia – ha sottolineato l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi –. L’elevata qualità del capitale umano e delle attività in portafoglio, oltre che le opportunità di espansione ancora disponibili in Norvegia, creeranno un significativo valore aggiunto per gli azionisti della nuova società. Eni porterà in Vår Energi la sua capacità di innovare, riconosciuta a livello globale, e la sua migliore tecnologia, che hanno consentito di raggiungere risultati notevoli negli ultimi anni, attraverso grandi scoperte e la capacità di portarle in produzione in tempi record”.

LA NUOVA SOCIETÀ AVRÀ UN TOTALE DI CIRCA 800 DIPENDENTI, TRA PERSONALE OFFSHORE E A TERRA

La nuova società avrà un totale di circa 800 dipendenti, tra personale offshore e a terra. L’HSE, la consegna dei progetti e l’efficienza produttiva saranno le priorità del management. Kristin F. Kragseth, attualmente Vice President Production di Point Resources AS, diventerà Amministratore Delegato della nuova entità, mentre Philip D. Hemmens sarà il Presidente. Sia Hemmens che Mauritzen manterranno gli attuali ruoli in Eni Norge e in Point Resources fino al completamento della fusione.Vår Energi AS sarà detenuta da Eni, con una quota del 69,6%, e da HitecVision, con una quota del 30,4%. Gli azionisti hanno concordato la strategia e gli obiettivi della società.

NUOVA ALLEANZA STRATEGICA TRA ENI E POLITECNICO DI MILANO

Nel frattempo Eni e Politecnico di Milano hanno inaugurato una nuova alleanza strategica nella ricerca scientifica, basata su innovazione e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare, della digitalizzazione e della transizione verso un sistema energetico sempre più sostenibile. Il Rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato infatti il rinnovo dell’accordo quadro che sancisce la collaborazione tra l’ateneo e la compagnia. Si tratta di una partnership che risale al 2008 e che ha implicato investimenti da parte di Eni in attività di ricerca per circa 40 milioni di euro, risultata anche in 16 brevetti in cui sono presenti inventori del Politecnico. Il rinnovo dell’accordo, che avrà la durata di tre anni più uno opzionale, conferisce alla partnership un carattere strategico poiché si basa sulle tre vie maestre che Eni intende percorrere nello sviluppo della propria strategia di crescita: l’economia circolare, intesa come sostenibilità dei processi produttivi, ottimizzazione delle risorse e minimizzazione dei rifiuti; la transizione energetica, con lo studio di tecnologie innovative di settore e la promozione dell’impiego del gas naturale; la digitalizzazione, tradotta in eccellenza operativa nell’ambito della sicurezza e della protezione ambientale.

 

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