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Eni, Via al bond retail da un miliardo per i risparmiatori. Nuova scoperta di gas al largo dell’Egitto

Lotto minimo 2mila euro, tasso fisso minimo del 4,3%: ecco i dettagli del bond retail Eni da un miliardo collegato ai propri obiettivi di sostenibilità. Nel frattempo, il colosso oil italiano annuncia una nuova scoperta di gas nel pozzo esplorativo Nargis-1

Nel giorno in cui inizia l’offerta agli investitori retail italiani delle obbligazioni Eni Sustainability-linked 2023/2028 legata al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità (termina il 3 febbraio, salvo chiusura anticipata), l’azione Eni spunta a Piazza Affari un progresso dello 0,43% a quota 14,48 euro dopo aver annunciato il 15 gennaio una nuova importante scoperta di gas nel pozzo esplorativo Nargis-1, nella concessione “Nargis Offshore Area”, nel Mar Mediterraneo orientale, al largo dell’Egitto. Scrive il quotidiano economico MF-Milano Finanza.

BOND ENI PER I RISPARMIATORI

Al via l’emissione con cui Eni – a dodici anni dall’ultima destinata al pubblico – torna a bussare alla porta del mercato dei piccoli risparmiatori con un nuovo bond retail da un miliardo collegato ai propri obiettivi di sostenibilità. Riporta Il Sole 24 Ore.

L’emissione è rivolta al pubblico retail. Quest’ultimo, può investire su un lotto minimo di 2 titoli per 2.000 euro e successivamente in tagli a crescere da 1.000 euro. Il tasso fisso minimo è del 4,30%, mentre il tasso di interesse a scadenza è collegato ai target di riduzione delle emissioni nette di gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle attività Upstream di Eni e all’incremento della capacità installata da fonti rinnovabili.

I bond si possono acquistare dal 16 al 20 gennaio online, fuori sede entro il 27 gennaio, in filiale entro il 3 febbraio 2023.

TRENTA BANCHE IN CAMPO

Eni – scrive il quotidiano economico MF-Milano FInanza – ha reso noto quali sono le banche che collocheranno il bond da 1 miliardo di euro (elevabile a 2 a seconda della richiesta) a partire da lunedì 16 gennaio, il primo rivolto al retail. Si tratta delle obbligazioni Sustainability-linked 2023/2028 con scadenza 5 anni con un rendimento minimo previsto del 4,3%.

Una trentina le banche italiane ed estere coinvolte nella vendita dell’obbligazione. Le responsabili del collocamento del bond Eni al retail sono Intesa Sanpaolo Divisione IMI – Corporate & Investment Banking anche attraverso la controllata Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking, oltre a Unicredit.

Il gruppo di Direzione – si legge nella nota – è composto invece da Banca Akros, parte di Banco Bpm e, sempre del gruppo, anche Banca Aletti, oltre a Bnl Bnp Paribas, Bper Banca, Banca Cesare Ponti, Crédit Agricole CIB. I Collocatori sono invece Banca Cambiano 1884, Banca del Piemonte, Banca di Asti, Banca Generali, Banca Passadore & C., Banca Popolare di Bari anche attraverso la Cassa di Risparmio di Orvieto, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella Holding, Banca Patrimoni Sella & C., Banco di Desio e della Brianza, Credit Suisse (Italy), Deutsche Bank, Equita Sim, FinecoBank, Iccrea Banca e Cassa di Ravenna, Banca di Imola, Mediobanca attraverso la divisione Mediobanca Private Banking e CheBanca!. (riproduzione riservata)

NUOVA SCOPERTA NEL MEDITERRANEO

Eni, in una nota, annuncia una nuova importante scoperta di gas nel pozzo esplorativo Nargis-1, nella concessione “Nargis Offshore Area”, nel Mar Mediterraneo orientale, al largo dell’Egitto. Il pozzo Nargis-1, perforato in 309m d’acqua dalla nave di perforazione Stena Forth, ha incontrato circa 61m di arenarie del Miocene e dell’Oligocene contenenti gas. La scoperta potrà essere sviluppata sfruttando la vicinanza alle infrastrutture Eni esistenti. Nargis-1 conferma l’efficacia della strategia di Eni con focus sull’offshore egiziano, che la società svilupperà ulteriormente grazie alla recente aggiudicazione dei blocchi esplorativi North Rafah, North El Fayrouz, North East El Arish, Tiba e Bellatrix-Seti East.

La concessione “Nargis Offshore Area” ha un’estensione di circa 445.000 acri (1.800 chilometri quadrati). Chevron Holdings C Pte. Ltd. è l’operatore con una quota del 45, mentre IEOC Production BV, consociata interamente controllata da Eni, detiene una quota del 45% e Tharwa Petroleum Company SAE detiene una quota del 10%.

LE ATTIVITÀ ENI IN EGITTO

Eni è, ad oggi, il principale produttore in Egitto con una produzione di idrocarburi di circa 350mila barili al giorno. L’Egitto è diventato un hot spot per il gas dopo la scoperta del giacimento offshore di Zohr nel 2015. I progetti nello sviluppo offshore e onshore riguardano anche Nooros, Baltim W e Meleiha

Attualmente Eni produce circa il 60% della produzione totale di gas dell’Egitto e gestisce anche l’impianto di esportazione di gas naturale liquefatto di Damietta da 5 milioni di tonnellate l’anno.

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