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Eni-YPF, accordo per il maxi-progetto GNL da Vaca Muerta. Milei incontra Descalzi

Un piano da 100 miliardi di dollari per esportare gas. La prima fase operativa già dal 2027 con una nave galleggiante.

L’Argentina accelera sullo sfruttamento del suo immenso potenziale energetico. L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha incontrato oggi a Buenos Aires il Presidente della Repubblica argentina, Javier Milei, per discutere dei progetti della compagnia italiana nel paese e delle future iniziative. L’incontro ha fatto da cornice a un passo decisivo: subito dopo, l’AD di Eni e il Presidente di YPF, Horacio Marin, hanno siglato la Descrizione Tecnica Finale di Progetto (FTPD), una tappa fondamentale che avvicina la Decisione Finale d’Investimento per il progetto integrato Argentina LNG (ARGLNG).

I DETTAGLI DEL PROGETTO: DUE NAVI GALLEGGIANTI PER ESPORTARE GAS

L’accordo formalizza i dettagli di una fase cruciale del progetto, che prevede la produzione, il trattamento, il trasporto e l’esportazione di 12 milioni di tonnellate all’anno (MTPA) di gas naturale liquefatto. L’operazione avverrà attraverso due unità galleggianti per la liquefazione (FLNG), ciascuna con una capacità di 6 MTPA, equivalenti a circa 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Il piano include anche la valorizzazione e l’esportazione dei liquidi associati. Questa intesa, che fa seguito all’accordo preliminare firmato a giugno 2025, unisce il know-how di Eni nella realizzazione rapida di progetti FLNG, già testato in Congo e Mozambico, con l’esperienza di YPF nella gestione del giacimento non convenzionale di Vaca Muerta.

LA SODDISFAZIONE DI ENI E IL PLAUSO DEL GOVERNO ITALIANO

L’importanza della collaborazione è stata sottolineata da Claudio Descalzi: “Siamo orgogliosi di essere stati scelti per un progetto così importante e di poter contribuire allo sviluppo del gas naturale liquefatto argentino, che rappresenterà una importante fonte di approvvigionamento per i mercati internazionali”. L’operazione ha ricevuto anche il plauso del Governo italiano. Il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, aveva accolto un paio di giorni fa in occasione della Conferenza Italia – America Latina e Caraibi “con soddisfazione la notizia di queste ore su importanti progressi in corso nei contatti tra ENI e la società argentina YPF”, evidenziando il ruolo centrale della collaborazione energetica tra Italia e America Latina.

IL POTENZIALE DI VACA MUERTA: RISERVE PER OLTRE 160 ANNI

Il progetto “Argentina LNG” mira a trasformare l’Argentina in un attore chiave del mercato energetico globale, sfruttando il bacino di Vaca Muerta, la seconda riserva mondiale di gas non convenzionale. Secondo le stime della Segreteria Nazionale dell’Energia, il paese dispone di riserve di gas in grado di rifornire il mercato interno per 163 anni e di esportare per oltre sei decenni senza compromettere l’approvvigionamento locale. Con un valore stimato di 100 miliardi di dollari in un periodo di 20 anni, il progetto è cruciale per monetizzare queste risorse in un contesto di transizione energetica globale.

UN PIANO A TRE FASI: LA PRIMA NAVE OPERATIVA GIÀ NEL 2027

Lo sviluppo complessivo è articolato in tre fasi cruciali. Il primo passo concreto avverrà già nel 2027 con l’entrata in funzione dell’unità galleggiante Hilli Episeyo, gestita dal consorzio Southern Energy (che include YPF e Golar LNG). Questa nave, con una capacità di 2,45 MTPA, segnerà la prima tappa delle esportazioni di GNL argentino e rientra nel Regime di Incentivi per i Grandi Investimenti (RIGI). A partire dal 2028, il progetto entrerà nel vivo con le fasi 2 e 3, guidate dalla partnership tra YPF ed Eni, a cui si aggiungeranno Shell e altri operatori internazionali, che amplieranno la capacità produttiva di ulteriori 22 MTPA attraverso la costruzione di nuove navi FLNG e di un gasdotto dedicato.

LA STRATEGIA DI ENI: GAS PER LA TRANSIZIONE E SICUREZZA ENERGETICA

Il progetto si inserisce perfettamente nella strategia di Eni, finalizzata a promuovere la transizione energetica privilegiando lo sviluppo delle produzioni a gas. L’iniziativa non solo contribuisce all’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, ma risponde anche alle crescenti esigenze di sicurezza e competitività delle forniture energetiche a livello globale, posizionando l’Argentina come un nuovo, affidabile fornitore per i mercati internazionali.

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