Advertisement Skip to content
Auto Elettriche

Entro il 2019 l’Italia avrà rete di ricarica per auto elettriche. La promessa di Enel

Durante il 17 esimo Italian Energy Summit del Sole 24 Ore, l’ad di Enel ha dettato i tempi per realizzare un’infrastruttura di ricarica nazionale per il mercato delle auto elettriche

 

I tempi sono maturi. Almeno secondo l’ad di Enel, Francesco Storace, che, nel corso del convegno sull’energia organizzato dal Sole 24 Ore, ha dettato i tempi per la realizzazione di una rete nazionale di ricarica per le auto elettriche.

“Tutte le grandi case automobilistiche ci hanno fatto vedere i modelli di auto elettriche già pronti, quindi pensiamo che li metteranno sul mercato tra il 2018 e il 2019. Abbiamo ancora questo scorcio di tempo per creare una infrastruttura di ricarica nazionale che permetta a chi compra una macchina di non fare una vita avventurosa, ma normale”, avrebbe detto Starace.

Ad oggi, il numero di colonnine di ricarica è proporzionale a quante auto elettriche ci sono in circolazione “Secondo uno studio del Politecnico- ha proseguito Starace – se in Italia ci fossero 500mila auto elettriche, il numero ideale di colonnine di ricarica sarebbe tra 7mila e 12mila, con un investimento tra i 150 e i 300 milioni di euro. Al momento in Italia le auto elettriche sono poco meno di diecimila. Quindi c’è tempo per fare l’infrastruttura”.

auto elettriche

L’ad promette comunque che i punti di ricarica saranno superiori alle necessità delle macchine elettriche in circolazione in questo momento, in previsione che in “estate i turisti tedeschi potrebbero venire qua in macchina elettrica, e di colpo ci troveremo ad avere masse di macchine elettriche da dover ricaricare”

Un altro punto che è stato preso in esame è quello relativo a dove collocare le colonnine di ricarica. “le colonnine in autostrada sono l’ultimo problema: bisogna prima costruirne fuori, nelle città, lungo le strade statali. Il tessuto italiano prevede tanti paesi collegati tra loro, perciò abbiamo cominciato a mettere le colonnine a distanza di 100-150 chilometri l’una dall’altra”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su