La diminuzione della fornitura di energia nucleare a causa di manutenzioni e fermate prolungate, nonché della produzione idroelettrica connessa all’estate eccezionalmente calda e secca del 2022 in molti paesi dell’UE, ha colpito le principali fonti di produzione di energia elettrica.
Gli ultimi tre anni sono stati caratterizzati da molte incertezze e oscillazioni in materia di energia. Dopo i blocchi e le misure restrittive legati al COVID-19 nel 2020, molti paesi dell’UE hanno registrato una ripresa dell’attività economica nel 2021. Tuttavia, i prezzi del gas naturale sono saliti alle stelle nella seconda metà del 2021 e il 2022 si è rivelato un anno ancora più difficile, poiché le sanzioni sulle importazioni dalla Russia, le perturbazioni nell’approvvigionamento di gas naturale e le preoccupazioni per potenziali carenze di gas hanno colpito il mercato e portato a picchi nei prezzi del gas naturale. Tutto ciò, in combinazione con la minore produzione delle centrali nucleari, ha influenzato in modo significativo il mercato elettrico europeo , dove anche i prezzi sono aumentati. È quanto rileva Eurostat.
NEL 2022 FORTE CALO PER NUCLEARE E GAS
I dati preliminari per il 2022 mostrano che, dopo che il 2021 ha visto un aumento dell’offerta di tutti i prodotti (carbone duro e lignite, gas naturale, prodotti petroliferi e nucleare), si è registrato un forte calo nel 2022 per nucleare e gas naturale, mentre lignite e i prodotti petroliferi hanno continuato ad aumentare. Il carbon fossile era quasi allo stesso livello del 2021, mostrando solo un leggerissimo calo.
La diminuzione della fornitura di energia nucleare a causa di manutenzioni e fermate prolungate, nonché della produzione idroelettrica connessa all’estate eccezionalmente calda e secca del 2022 in molti paesi dell’UE, ha colpito le principali fonti di produzione di energia elettrica.
PETROLIO E PRODOTTI PETROLIFERI ANCORA AL DI SOTTO DEI VALORI 2019
Dopo un massiccio calo dell’11,9% nel 2020 nell’offerta di prodotti petroliferi, negli anni successivi si è registrato il contrario: +3,2% nel 2021 e +4,5% nel 2022 (rispetto all’anno precedente). Nel 2022 l’offerta di petrolio e prodotti petroliferi è stata pari a 535 142 mila tonnellate, ancora al di sotto del valore pre-pandemia del 2019 di 563 116 mila tonnellate.
GAS AL PUNTO PIÙ BASSO DAL 2014
In termini di gas naturale, l’offerta è scesa a 13,7 milioni di terajoule (TJ), il valore più basso dal 2014. Si tratta di un calo del 13,8% rispetto al 2021 e del -10,8% rispetto alla media 2017-2019 ed è coerente con il successo del 15 % iniziativa volontaria di riduzione della domanda di gas introdotta ad agosto 2022 (vedi nota metodologica). Le importazioni nette di gas naturale sono state pari a 13,4 milioni di TJ, in aumento dell’1,1% rispetto al 2021, e la produzione nazionale ha raggiunto 1,6 milioni di TJ, mantenendo un trend decrescente dal 2017 (3,1 milioni di TJ).
IN AUMENTO LA LIGNITE
Nel 2022 l’offerta di lignite è aumentata del 5,7% a 294 776 mila tonnellate, mentre l’offerta di carbon fossile è leggermente diminuita dello 0,1%, rimanendo a un livello di 165 080 mila tonnellate simile al 2021. Rispetto alla media 2017-2019, nel 2022 l’offerta di lignite è diminuita del 17,0% e il carbon fossile è diminuito del 21,8%.
PRODUZIONE LORDA DI ENERGIA ELETTRICA IN CALO DEL 3% NEL 2022
I dati preliminari per il 2022 indicano che la produzione lorda di elettricità nell’UE è diminuita del 3,0% rispetto al 2021. Se si guarda alla media 2017-2019, si è registrato un calo ancora più netto del 3,9%.
Dopo che le fonti di energia rinnovabile hanno superato i combustibili fossili nella generazione di elettricità nel 2020, i combustibili fossili hanno recuperato terreno e sono stati la principale fonte di elettricità nel 2022 per il secondo anno consecutivo. I combustibili fossili hanno generato 1,11 milioni di Gigawattora (GWh) nel 2022, +3,3% rispetto al 2021, mentre le rinnovabili hanno generato 1,08 milioni di GWh (+0,1%).
La produzione di elettricità da alcuni combustibili fossili solidi ha continuato ad aumentare nel 2022, dopo un’impennata nel 2021: l’altro carbone bituminoso è aumentato del 10,0% e la lignite è aumentata del 6,7%.
RINNOVABILI AL TOP CON IL FOTOVOLTAICO
Sul fronte delle rinnovabili , i dati preliminari al 2022 mostrano i maggiori incrementi di elettricità prodotta da solare fotovoltaico (+29,3%) ed eolico (+8,9%). In calo, invece, nello stesso periodo di riferimento, la produzione di energia elettrica da idroelettrico (-17,7%) e da biocombustibili solidi (-7,4%). A causa di queste tendenze divergenti, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è rimasta relativamente stabile rispetto al 2021.
Rispetto al 2021, la produzione delle centrali nucleari è scesa del 16,7% a 609 mila GWh, e rispetto alla media 2017-2019 è diminuita del 20,1%.