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Ferrari supera Tesla in Borsa, ma Musk può ancora vincere la corsa delle Ev

Tesla perde terreno rispetto alla Ferrari in Borsa ma può distanziare le altre inseguitrici nella gara delle Ev. La Rossa si consola dai risultati non entusiasmanti del Bahrein guadagnando il primo posto nella classifica dei marchi favoriti di Adam Jonas, Responsabile del team di ricerca Global Auto & Shared Mobility di Morgan Stanley

Tesla perde terreno rispetto alla Ferrari nella gara del lusso, ma la casa automobilistica americana distanzia le altre inseguitrici. La Rossa si consola dai risultati non entusiasmanti del Bahrein guadagnando il primo posto nella classifica dei marchi favoriti di Adam Jonas, Responsabile del team di ricerca Global Auto & Shared Mobility di Morgan Stanley.
La presentazione del Master Plan 3 di Tesla ha raccolto il favore dell’analista, ma non ha diradato la nebbia che avvolge il futuro del produttore automobilistico americano. Se l’“audace” piano presentato da Elon Musk avrà successo, le vetture elettriche prodotte dalle grandi case automobilistiche concorrenti potrebbero sembrare pezzi d’antiquariato. Altrimenti, lo scetticismo degli investitori nei confronti dei piani di Tesla potrebbe trasformarsi in sfiducia.

LA FERRARI SUPERA TESLA NELLA CORSA DEL LUSSO

Tesla ha perso il podio di casa automobilistica del cuore di Adam Jonas, l’analista di Morgan Stanley tra i maggiori esperti di Ev.

“Ferrari ha il portafoglio ordini più fornito, maggiore visibilità sugli utili e il più alto potere di prezzo di qualsiasi azienda che copriamo”, ha detto Adam Jonas a Bloomberg.

Il produttore italiano secondo Jonas ha un “marchio quasi ineguagliabile”, che rappresenta una sicurezza in un settore caratterizzato da incertezza macroeconomica e diminuzione dei consumatori.

FERRARI, IL PASSAGGIO ALL’ELETTRICO NON DEVE SPAVENTARE

L’analista di Morgan Stanley ha sottolineato che la preoccupazione degli investitori sulla transizione verso della Rossa verso l’elettrico è fuori luogo. Le stime della banca di investimenti dicono che l’abbandono dei motori a combustione non dovrebbe influire negativamente sulla domanda. Il banco di prova delle ibride fino ad oggi ha portato risultati incoraggianti. Lo scorso anno i tre modelli ibridi dell’azienda hanno rappresentato il 22% delle vendite del 2022.

Inoltre, dopo una partenza in ritardo, la casa di Maranello sta accelerando sulla strada verso le Ev.
La fabbrica di Torino a breve diventerà un hub per le auto a batteria. La prima Ferrari completamente elettrica vedrà la luce nel 2025.

“Sulla base delle evidenze di studi sull’ibrido e l’applicazione del DNA da corsa, crediamo che la Ferrari sarà in grado di offrire EV che avranno una domanda altrettanto elevata rispetto a quella a cui gli investitori sono abituati dai motori a combustione interna”, ha sottolineato Jonas.

LA ROSSA SUPERA TESLA IN BORSA

La solidità del brand Ferrari si rispecchia anche nell’incremento dei guadagni dalle azioni, aumentati del 61% rispetto al mese di giugno. Inoltre, Bloomberg sottolinea che la società ha aumentato le sue prospettive di vendita grazie alle forte domanda per i suoi modelli ad alto margine.

Le azioni di Tesla hanno chiuso in crescita, ma fanno registrare ancora una diminuzione del 51% rispetto al 2022. L’azienda guidata da Elon Musk ha vissuto un anno difficile, tra l’acquisizione di Musk di Twitter, il nervosismo degli investitori riguardo la crescita e la preoccupazione che l’elevata inflazione e l’aumento dei tassi di interesse possa far scendere la domanda di veicoli elettrici.

Da novembre 2020 Tesla ha gradualmente ridotto il suo target di prezzo delle azioni, Jonas ha sottolineato che il derating del 2022 ha fornito un’ulteriore opportunità di acquisto nell’ “anno zero” del mercato di EV.

IL FUTURO DI TESLA PASSA DALL’ AUDACE MASTER PLAN 3

L’ “audace” Master Plan 3 di Tesla, svelato nell’Investor Day della scorsa settimana, secondo l’analista di Morgan Stanley potrebbe rendere obsolete le auto elettriche degli altri produttori.
La spesa per la costruzione dello stabilimento di veicoli elettrici e di batterie ammonta a oltre 170 miliardi di dollari.

“Ci chiediamo seriamente come la concorrenza possa tenere il passo”, ha affermato Adam Jonas.

L’obiettivo dichiarato di Musk è ridurre del 50% i costi di produzione dei veicoli. Se così fosse, la spesa per veicolo scenderebbe sotto i 20.000 dollari, aprendo la strada per modelli sul mercato a circa 25.000 dollari.

IL VANTAGGIO DI TESLA SULLE RIVALI

Il piano di Musk secondo Morgan Stanley avrà conseguenze importanti. In primo luogo, saranno necessari grandi livelli di integrazione verticale. Una sincronia non semplice che permetterà a Tesla di guadagnare un vantaggio importante rispetto alle aziende che puntano sull’outsourcing. Il principale beneficio riguarda infatti la possibilità di velocizzare prodotti e processi. Inoltre, il miliardario sudafricano ha affermato che Tesla entrerà nelle attività di raffinazione e estrazione dei minerali “se necessario”.

Il secondo vantaggio identificato da Morgan Stanley riguarda la capacità di Tesla di mantenere la sua gamma di prodotti limitata e di produrre su scala massiccia da 1 a 2 milioni vetture all’anno. Questo sarà possibile grazie alla pressa gigante che produce i componenti dell’azienda americana riducendo i pezzi. Una strategia opposta rispetto a quella intrapresa dalla maggior parte delle case automobilistiche, che hanno annunciato l’uscita di nuovi modelli.

La missione di Tesla di “eliminare parti”, ridurre massa e complessità e produrre in-house sfiderà il modello di produzione attuale. Secondo la banca di investimenti, la scalabilità del processo di produzione di elettrodi automatici, cablaggi più piccoli e la rimozione di terre rare rappresenteranno un punto di svolta importante per quanto riguarda i costi delle batterie.

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