Skip to content
ferrovie

Ferrovie UE, la Commissione avverte: “Agenzia cruciale ma a corto di risorse”

Processi di autorizzazione lenti e costosi, digitalizzazione in ritardo. Le risorse limitate mettono a rischio gli obiettivi del Quarto Pacchetto Ferroviario, frenando la creazione di un mercato unico efficiente e sicuro.

L’Agenzia dell’Unione Europea per le Ferrovie (ERA) è essenziale per la sicurezza e l’interoperabilità della rete continentale, ma è a corto di risorse e fatica a realizzare pienamente i suoi obiettivi. È questo il verdetto che emerge dalla valutazione dell’Agenzia, adottata dalla Commissione Europea lo scorso 7 novembre attraverso un documento di lavoro dei suoi servizi. L’analisi, pur riconoscendo i progressi compiuti, lancia un chiaro allarme sulle sfide che minacciano la creazione di un vero spazio ferroviario unico europeo.

ALLARME RISORSE: UN MANDATO AMBIZIOSO SENZA FONDI ADEGUATI

Il cuore del problema risiede in un profondo squilibrio. Il Quarto Pacchetto Ferroviario ha ampliato notevolmente il mandato dell’Agenzia con l’obiettivo di creare un sistema ferroviario più efficiente e sicuro in tutta Europa. Tuttavia, la valutazione mette nero su bianco che le risorse assegnate all’ERA non hanno tenuto il passo con le sue crescenti responsabilità. Questa carenza di fondi ha messo a dura prova la capacità dell’Agenzia di gestire l’aumento delle attività di autorizzazione, ostacolando al contempo l’adempimento dei suoi compiti strategici fondamentali.

BUROCRAZIA E COSTI: L’OSTACOLO DELLE AUTORIZZAZIONI

Una delle conseguenze più dirette della carenza di risorse è l’inefficienza dei processi di autorizzazione dei veicoli e di certificazione della sicurezza, che costituiscono la spina dorsale del lavoro dell’Agenzia. La valutazione ha rilevato che queste procedure sono spesso complesse e onerose. Questo non solo ha creato difficoltà per le aziende richiedenti, ma ha anche limitato i risparmi sui costi che il Quarto Pacchetto Ferroviario avrebbe dovuto generare, vanificandone in parte uno degli obiettivi principali.

DIGITALIZZAZIONE AL PALO: IL LENTO AVANZAMENTO DELL’ERTMS

Anche sul fronte della modernizzazione e della digitalizzazione, i progressi sono stati più lenti del previsto. Il Sistema Europeo di Gestione del Traffico Ferroviario (ERTMS), cruciale per garantire operazioni transfrontaliere fluide e sicure, stenta a decollare. La valutazione evidenzia sfide significative che ne rallentano l’implementazione, dalla complessità del coordinamento tra gli Stati membri agli ostacoli tecnici sul campo.

UN RUOLO POLITICO APPREZZATO MA NON SUFFICIENTE

Nonostante le difficoltà operative, gli operatori del settore riconoscono l’importanza del lavoro politico svolto dall’Agenzia. Lo sviluppo di standard tecnici e di sicurezza comuni e l’impegno per eliminare le norme nazionali ridondanti sono considerati compiti essenziali per la creazione di un sistema ferroviario europeo armonizzato. La valutazione, infine, ribadisce un concetto chiave: l’azione a livello UE ha garantito maggiore efficacia ed efficienza, dimostrando che gli sforzi nazionali da soli non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi di interoperabilità.

I PROSSIMI PASSI: VERSO LA REVISIONE DEL 2026

Sulla base di questi risultati, la Commissione Europea ha già annunciato la sua prossima mossa. Entro il 2026, nel contesto della più ampia strategia per collegare l’Europa attraverso la rete ferroviaria ad alta velocità, sarà proposta una revisione del regolamento dell’ERA. L’obiettivo è rafforzare il ruolo dell’Agenzia per migliorare la sicurezza, accelerare la digitalizzazione e aumentare l’efficienza dei costi, risolvendo le criticità emerse da questa valutazione.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

ads
Torna su