Mentre accelera su tassazione carbonio e gasolio, ila Francia pensa ad aiuti economici per non penalizzare il potere d’acquisto delle famiglie
Per accompagnare la transizione energetica, il governo francese ha dedicato particolare attenzione alla lotta all’inquinamento atmosferico e al riscaldamento globale nel piano di riforma finanziaria del 2018.
L’energia è la base della fiscalità ecologica francese, i cui primi interventi risalgono al 1990 con la TGAP – taxe générale sur les activités polluantes, tassa generale sulle attività inquinanti – e nel bilancio del primo ministro Edouard Philippe, spiccano due voci, già incluse nei bilanci precedenti: l’aumento della tassazione sulla componente del carbonio e il recupero della tassazione del gasolio che seguirà proporzionalmente quello subito in precedenza dalla benzina.
La componente del carbonio passerà da €30,50/tonnellata di CO2 del 2017 a €44,60 nel 2018 per arrivare a €86,20 nel 2022. Il Gasolio, invece, uniformandosi agli aumenti della benzina, subirà un rincaro di 2,6 centesimi di euro al litro, in quattro anni.
Il governo proporrà, inoltre, dei sistemi di sostegno per le famiglie, per evitare che nell’aumento generale, previsto nel 2018, sia penalizzato il potere d’acquisto dei nuclei economicamente più deboli.
Giovanni Malaspina