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La Polonia rompe la morsa russa sul gas

L’azienda di Stato PGNiG ha raggiunto un nuovo accordo di lungo termine per l’acquisto di Gnl dagli Stati Uniti

Il gruppo energetico pubblico polacco PGNiG ha raggiunto il secondo accordo di lungo termine per l’acquisto di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti in altrettanti mesi, a dimostrazione della determinazione del paese a rompere la morsa russa sulle sue forniture di gas.

INTESA PER 24 ANNI CON CHENIERE A PARTIRE DAL 2019

gnlNel corso di una cerimonia a Varsavia alla presenza del presidente polacco Andrzej Duda e del segretario di Stato americano Rick Perry, PGNiG ha rivelato di aver raggiunto un’intesa della durata di 24 anni con il gruppo americano Cheniere per le consegne di Gnl a partire dal 2019. L’accordo arriva tre settimane dopo che PGNiG ha concluso due accordi ventennali con le filiali di un altro gruppo statunitense, Venture Global LNG, per una serie di consegne che inizieranno nel 2022, quando scadranno gli accordi esistenti tra la Polonia e il gruppo russo Gazprom. “Sono felice che la cooperazione tra la Polonia e Stati Uniti si stia sviluppando – ha detto il presidente Duda, osservando che gli Stati Uniti hanno anche forze militari di stanza in Polonia -. Guardando a ciò, posso dire con coraggio: questo è davvero un partenariato transatlantico”

LA POLONIA IMPORTA QUASI DUE TERZI DEL SUO GAS DALLA RUSSIA AL MOMENTO

La Polonia importa quasi due terzi del suo gas dalla Russia, ma ha lavorato per ridurre la sua dipendenza da Mosca, come ha fatto del resto anche l’Ucraina, da sempre convinta che Mosca utilizzi il gas come strumento geopolitico. Le preoccupazioni della Polonia sono state accentuate, inoltre, dall’avvio dei lavori del gasdotto Nord Stream 2, che collegherà la Russia alla Germania attraverso il Baltico e le permetterà di rifornire l’Europa occidentale aggirando Polonia e Ucraina. Il desiderio polacco di diversificazione delle forniture è in sintonia con la spinta del presidente americano Donald Trump a trovare nuovi mercati per le esportazioni di GNL statunitense. Perry ha dichiarato che l’accordo è “un segnale per tutta l’Europa” su come sviluppare e diversificare le forniture energetiche del continente.

POSSIBILE ANCHE UN GASDOTTO CHE COLLEGHI LA POLONIA AI GIACIMENTI NORVEGESI

Le forniture di Gnl provenienti da Cheniere e Venture Global saranno consegnate al terminal nel porto baltico di Świnoujście che la Polonia ha aperto nel 2015, e che i funzionari locali vedono come il simbolo del cambiamento che il paese sta facendo nel tentativo di diversificare le proprie fonti energetiche. Varsavia dovrebbe prendere una decisione definitiva entro la fine dell’anno anche sulla costruzione di un nuovo gasdotto sotto il Mar Baltico per consentire l’accesso ai giacimenti di gas norvegesi, una mossa che diversificherebbe ulteriormente le sue forniture di gas convenzionale. Il mese scorso, PGNiG ha concluso un accordo da 220 milioni di dollari con il gruppo norvegese Equinor per acquistare la sua partecipazione nel giacimento di gas Tommeliten Alpha.

IL PREZZO DOVREBBE ESSERE DEL 20-30% INFERIORE A QUELLO RUSSO

PGNiG ha rivelato che l’ultimo affare con Cheniere fornirebbe circa 0,52 milioni di tonnellate di Gnl fra il 2019 e il 2022 e 29 milioni di tonnellate fra il 2023 e il 2042. Dopo la rigassificazione, questi volumi equivalgono rispettivamente a 0,7 e 39 miliardi di metri cubi. PGNiG e Cheniere non hanno voluto rivelare con precisione i termini dell’accordo, ma Piotr Wozniak, amministratore delegato di PGNiG, ha dichiarato che il prezzo delle forniture dovrebbe essere dal 20 al 30 per cento inferiore a quello che la Polonia paga per il gas russo. In combinazione con gli accordi presi con Venture Global, l’accordo con Cheniere significa che dal 2023 la Polonia importerà circa 1,45 milioni di tonnellate di Gnl all’anno, ovvero 1,95 miliardi di metri cubi di gas naturale dopo la rigassificazione.

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