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Elettricità

Il mercato libero gas-elettricità dovrà aspettare un altro anno?

Si profila un nuovo rinvio al 1 luglio 2020 grazie a due emendamenti della maggioranza all’articolo 3 del dl Milleproroghe, a firma di Movimento 5 Stelle e Lega

Si profila un rinvio di almeno un anno per lo stop al mercato tutelato gas ed elettricità. Due emendamenti della maggioranza all’articolo 3 del dl Milleproroghe, a firma del Movimento 5 Stelle e della Lega – rispettivamente di Cristiano Anastasi per i pentastellati e Daisy Pirovano per il Carroccio – hanno chiesto entrambi modifiche per spostare il termine dal 1 luglio 2019 al 1 luglio 2020. E il primo è già stato approvato in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.

NON È IL PRIMO RINVIO: PENTASTELLATI DA SEMPRE CONTRARI

italgasNon si tratta del primo rinvio: il servizio di maggior tutela stabilito dall’allora Autorità per l’Energia elettrica il Gas e il Sistema idrico (Aeegsi ora Arera) era stato prorogato grazie al via libera al ddl concorrenza nel 2017, dal 30 giugno 2018 al 1 luglio 2019 dopo la levata di scudi  delle associazioni consumatori per i possibili rincari alle bollette e le fibrillazioni interne alla maggioranza Pd. L’ipotesi di un possibile slittamento era stata ventilata già dopo le elezioni politiche del 4 marzo dall’ad di Enel Francesco Storace: “Le probabilità di un rinvio della liberalizzazione del mercato elettrico sono più alte. C’è stato un chiaro vincitore che ha indicato di non considerare adeguata la soluzione trovata”. Un palese riferimento, quello del numero uno dell’azienda elettrica italiana, al Movimento 5 Stelle che aveva manifestato la sua contrarietà alla liberalizzazione già al tempo della conversione in legge del testo sulla Concorrenza: “Lo chiamano libero mercato, ma in realtà è un’ultima, ennesima, stangata per i piccoli consumatori di energia elettrica e di gas”, si leggeva ai tempi sul Blog dei 5 Stelle.

BESSEGHINI: SERVE TRASPARENZA PER DECISIONI CONSAPEVOLI

Sulla questione è intervenuto, proprio in queste ore, il futuro presidente di Arera Stefano Besseghini rispondendo a Pier Luigi Bersani (Leu) in un’audizione davanti alle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera: “Bisogna fare in modo che le decisioni siano consapevoli e possibili, nella chiarezza di un rapporto tra costi e benefici che non sempre è chiaro a utenti non specificamente competenti. È un ambito sul quale posso assicurare che ci sarà tutto l’impegno personale”.

LE PREOCCUPAZIONI DEI CONSUMATORI (E DEGLI OPERATORI) SUL MERCATO LIBERO mercato elettrico

Ma ad essere favorevoli al rinvio ci sono anche i consumatori. “Presso i nostri sportelli abbiamo sondato il grado di informazione e consapevolezza dei cittadini circa questo importante e delicato passaggio, con risultati a dir poco sconfortanti – ha sottolineato Federconsumatori in una nota –. Per questo si rende necessario, a nostro avviso, adottare un provvedimento che sposti di un anno la data di abolizione del mercato tutelato, facendola slittare a Luglio 2020. Si tratta di un passaggio fondamentale, se si vuole davvero permettere ai cittadini di affrontare con la dovuta preparazione e consapevolezza questo passaggio, senza esporli a rischi inutili e avventati. In tal senso, nell’ottica di favorire la comprensione dei cittadini e garantire la trasparenza in questa fase, riteniamo fondamentale, al fianco dello slittamento della data al 2019, predisporre, prima di tutto, una campagna informativa istituzionale. Ora che la nomina del nuovo Consiglio dell’Authority è stata fatta, l’Autorità è in grado di essere pienamente operativa ed agire in questa direzione. A tal proposito cogliamo l’occasione per fare i nostri migliori auguri di buon lavoro ai nuovi Consiglieri. Inoltre è indispensabile un albo ufficiale dei venditori, già predisposto dal MISE e ora al vaglio del Consiglio di Stato. Ci auguriamo che tale percorso porti al più presto dei risultati positivi, affinché operino sul mercato solo i venditori sicuri, seri e certificati, per una maggiore e più corretta competitività in un mercato costellato di scorrettezze ed abusi. Questo senza dubbio aiuterebbe i cittadini nella scelta di un operatore che sia realmente affidabile e che rispetti i suoi diritti”. Di segno opposto l’intervento di Aiget, l’Associazione dei grossisti di energia e trader: “Far slittare ancora l’apertura definitiva del mercato elettrico avvantaggerebbe solo gli operatori dominanti”. Serve invece “un confronto istituzionale per curare meglio gli interessi dei consumatori finali”.

COM’È LA SITUAZIONE DEL MERCATO IN ITALIA

Stando ai dati dell’ultima relazione annuale dell’Autorità per l’energia “analizzando il mercato della vendita finale sotto il profilo della tensione, si osserva che nel 2016 i clienti allacciati in bassa tensione hanno acquistato il 40,5% dell’energia nel mercato di maggior tutela, l1,1% tramite il servizio di salvaguardia e il 58,4% nel mercato libero. La porzione del mercato di maggior tutela è ovviamente più elevata (61,4%) se all’interno della bassa tensione si considerano i soli clienti domestici. I clienti non domestici connessi in bassa tensione hanno, infatti, acquisito soltanto il 24,2% dell’energia sul mercato di maggior tutela, il 2% in salvaguardia e il 73,8% nel mercato libero. Non vi sono, ovviamente, clienti allacciati in media o in alta tensione serviti dalla maggior tutela”.

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