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Gasdotti Idrogeno

Gas naturale, gli Usa saranno i primi esportatori

Tra cinque anni, gli Usa, primo consumatore e produttore di gas, genereranno il 40% della produzione mondiale extra di Lng

 

Il gas naturale è la fonte fossile che potrebbe traghettare il mondo dell’energia verso le fonti rinnovabili. Un ponte, valido e solido, verso un nuovo futuro del settore. Capitani di questa rivoluzione potrebbero essere gli Stati Uniti d’America, che grazie al fracking – l’estrazione di gas di scisto tramite la fratturazione idraulica del sottosuolo – entreranno presto nell’elenco dei grandi Paesi esportatori, trasformando decisamente il mercato globale del gas naturale.

Lo scorso anno, con un voto del Congresso che risale al 2014, ha dato il via all’export di gas naturale liquefatto (Lng) in tutto il mondo. Negli scorsi mesi, il metano a stelle e strisce, trasportato su navi cisterna (viene rigassificato alla consegna) partite da Sabine Pass, il terminal al confine tra Texas e Louisiana gestito da Cheniere Energy, è approdato in Asia, in Africa e in Europa. Lo scorso giugno la nave cisterna “Clean Ocean” ha attraccato in Polonia per la sua prima consegna ad un Paese dell’Europa dell’Est, per poi fare tappa anche in Lituania.
E siamo ancora all’inizio. Almeno secondo quantosostiene l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) nel rapporto “Gas 2017”: mentre la domanda globale di gas naturale aumenterà dell’1,6% all’anno nei prossimi 5 anni, trainata dall’industria e dalla Cina, gli Usa aumenteranno produzione ed esportazione.

Nel 2022 i consumi sfioreranno i 4mila miliardi di metri cubici contro i 3.630 miliardi del 2016 (il 40% di tale incremento sarà dovuto alla Cina). E sempre tra cinque anni, gli Usa, primo consumatore e produttore di gas, genereranno il 40% della produzione mondiale extra di gas grazie a una crescita considerevole nel gas di scisto. In base alle previsioni degli analisti, nel 2022, l’America produrrà 890 miliardi di metri cubici di gas, oltre un quinto dell’output mondiale.

Gli Usa punteranno soprattutto all’esportazione: oltre metà della produzione aggiuntiva statunitense sarà usata per creare gas naturale liquefatto da esportare.

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