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Gas, nell’Unione europea le capacità di rigassificazione del GNL sono state impiegate per il 46%

Attualmente gli stoccaggi europei sono pieni al 56,61%, con 61,5 miliardi di metri cubi di gas stoccati al loro interno

Il prelievo di gas dagli impianti di stoccaggio sotterraneo (UGS) di gas europei è elevato a marzo, a causa di un inizio di primavera moderatamente freddo nella regione e della chiusura dei terminal GNL in Francia dovuta ai recenti scioperi. In questo contesto, le riserve negli stoccaggi non sono più le più elevate per questa stagione, mentre le capacità di rigassificazione di GNL nell’Unione europea sono utilizzate solo per metà. Le richieste di transito di gas russo sul territorio ucraino sono pari a 41,6 mln di metri cubi.

L’11 MARZO PRELIEVO RECORD

Secondo i dati forniti da Gas Infrastructure Europe (GIE), sabato 11 marzo il prelievo di gas dagli stoccaggi dei Paesi Ue ammontava a 302 milioni di metri cubi, il livello più alto per quel giorno degli ultimi 7 anni. Nel frattempo, il pompaggio è stato pari a soli 23 milioni di metri cubi.

GNL Europa

I DATI SUI PRELIEVI DI GAS DEI PAESI UE

La stagione del riscaldamento in Europa è iniziata il 14 novembre e, da allora, i Paesi Ue hanno ritirato 47,75 miliardi di metri cubi di gas dagli impianti UGS. Attualmente gli stoccaggi europei sono pieni al 56,61% (20,32 punti percentuali in più rispetto alla media degli ultimi 5 anni a questa data), con 61,5 miliardi di metri cubi di gas stoccati al loro interno.

Attualmente le capacità di rigassificazione del gas liquefatto e il suo ulteriore pompaggio nei gasdotti europei sono utilizzate solo per il 46%.

I FLUSSI DI GAS RUSSO VERSO L’EUROPA

Per oggi, 13 marzo, le richieste di transito di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina (attraverso la stazione di distribuzione del gas di Sudzha) ammontano a 41,6 milioni di metri cubi, secondo i dati diffusi sul sito web dell’operatore del sistema di trasmissione del gas dell’Ucraina (GTSOU). Le forniture di gas russo sono tornate ai valori dello scorso anno.

La linea di transito attraverso l’Ucraina rimane l’unica via per fornire gas russo ai Paesi dell’Europa occidentale e centrale, dopo che i gasdotti Nord Stream sono stati danneggiati, nel settembre scorso.

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