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Bordolano Verolavecchia

Gas, nuova Via per impianto stoccaggio di Bordolano (già in funzione)

Con un decreto del Presidente della Repubblica si chiede una nuova Via per l’impianto di stoccaggio gas di Bordolano. Accolto il ricorso di Verolavecchia e Azzanello, ma l’impianto è già attivo

I Comuni di Verolavecchia e Azzanello hanno vinto: ci sarà una nuova procedure di Via per l’impianto di stoccaggio gas di Bordolano. Le due Amministrazioni civiche hanno prima visto accolto il loro ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e ora hanno un decreto dello stesso Presidente in cui si dà il via libera ad una nuova valutazione di impatto ambientale (Via). Si tratta di una vittoria di Pirro?

UN NUOVO PROGETTO PER BORDOLANO

Facciamo un passo indietro, al 2008. Nel maggio di quell’anno, la Stogit, Stoccaggi Gas Italia, azienda italiana controllata al 100% da Snam, ha presentato un progetto (modificato) sulla concessione di Bordolano per trasformare il tutto in un impianto di stoccaggio con perforazione di 7 nuovi pozzi (in totale sono 9), condotte, allacciamenti alle reti di trasporto del gas esistenti e per la realizzazione di una centrale di compressione al fine di immagazzinare il metano e poi estrarlo in funzione delle richieste di mercato.

L’IMPIANTO

L’impianto a regime, nel 2020, avrà una capienza che toccherà i 12,6 miliardi di metri cubi di working gas. Lo stoccaggio è a circa 1700 metri di profondità e la capacità di iniezione ed erogazione giornaliera sarà di 20 milioni di metri cubi. L’impianto si estende per 63 chilometri, e la zona comprende una fetta di bassa bresciana (Quinzano d’Oglio, Borgo San Giacomo, Verolavecchia).

LA CONCESSIONE DI VIA

Prima di procedere alla realizzazione dell’impianto, la Stogit presentò la procedura di Valutazione di impatto ambientale al Ministero dell’Ambiente e a quello dei Beni Culturali, alla Regione Lombardia, alla Provincia di Cremona e al solo Comune di Bordolano. Gli altri paesi, così come la Provincia di Brescia, furono estromessi dalle procedure.

IL RICORSO

Nel 2011 i Comuni di Verolavecchia e Azzanello (Cremona) hanno fatto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il Ministero dell’ambiente, il Ministero per i beni e le attività culturali e nei confronti di Stogit Gas Italia spa. Contestavano di non essere stati presi in considerazione durante la procedura di Via, nonostante il territorio fosse interessato dalla concessione di stoccaggio ed estrazione di metano.

Dopo ben otto anni, le due Amministrazioni possono festeggiare la vittoria al ricorso. Come deciso il 10 ottobre da un decreto del presidente della Repubblica, ci sarà una nuova Via, una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale.

L’IMPIANTO E’ OPERATIVO. UNA VIA POSTUMA

C’è da dire, però, che l’impianto di stoccaggio di gas sotterraneo di gas, a Bordolano è partito il 22 dicembre 2016. Attualmente, sono 1,2 miliardi di metri cubi di gas iniettati.

Ed è proprio questa l’incognita. La nuova Via arriva quando l’impianto è già attivo. “Non so ancora se abbiamo vinto una battaglia o la guerra, non so se riusciremo a bloccare l’impianto, ma faremo di tutto per far valere in ogni sede questo pronunciamento. L’incognita è che a norma di legge una Valutazione di impatto ambientale postuma non esiste, anche se questo è un caso particolare. Vedremo quali strade percorrere, quali strategie adottare”, ha affermato il sindaco di Verolavecchia Laura Alghisi qualche settimana addietro.

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