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Gava

Gava: decarbonizzazione inevitabile, aprire dibattito su Fit for 55

Nell’intervista a Libero la sottosegretaria dice:Dobbiamo salvaguardare migliaia di posti, non ci sono solo queli legati all’automotive

“Guardi qui nessuno si nasconde. È bene chiarire che il percorso di decarbonizzazione è inevitabile. Non mi piace chi divide il mondo in buoni e cattivi o in catastrofisti e negazionisti. Peró penso che le proposte formulate la scorsa settimana dalla Commissione Europea siano onerose e con tempistiche esagerate. Appena abbiamo visto i parametri proposti da Bruxelles con Cingolani abbiamo alzato il livello di allarme. Non significa essere freddi verso l’obiettivo 2050, ma significa essere responsabili nei confronti del nostro sistema produtti-
vo”. Lo ha detto la sottosegretaria al Mite Vannia Gava in un’intervista a Libero parlando del piano Fit for 55 annunciato dall’Ue.
Sul passaggio dell’automotive all’elettrico entro il 2035, la sottosegretaria parla di “provocazione per aprire un dibattito. E infatti
stiamo già lavorando a delle controproposte. C’è il tema del parco auto nazionale e della lenta propensione al ricambio da parte delle famiglie italiane e c’è il problema di evitare che intere filiere come quelle delle auto di lusso vengano destabilizzate. Dobbiamo salvaguardare migliaia di posti, non ci sono solo queli legati all’automotive”.

Un problema che non può essere risolto dal Fondo sociale di 72 miliardi per risarcire famiglie e imprese. “È uno dei punti che più i lascia perplessi. Pensi alle proporzioni. Noi stiamo investendo più o meno questa cifra nel Pnrr italiano e potrebbe anche essere insufliciente rispetto alla sfida che abbiamo avanti. Come farà questo fondo ad ammortizzarei costi altissimi del programma proposto dall’Ue?”, ha sottolineato Gava a Libero.

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