Oltre alla produzione e al trasporto di idrogeno verde, Germania e Canada potrebbero collaborare anche sul GNL, definito “tecnologia ponte”
La Germania e il Canada hanno raggiunto un accordo sullo sviluppo di idrogeno verde: verrà prodotto utilizzando l’energia idroelettrica canadese e poi esportato in territorio tedesco.
LE DIFFICOLTÀ DELLA GERMANIA
Berlino ha intenzione di promuovere la produzione su larga scala di idrogeno verde in modo che possa venire impiegato come combustibile alternativo e “pulito” alle fonti fossili nei processi industriali, permettendo anche il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni.
La Germania ha però un problema di scarsità di terreni disponibili per l’installazione di impianti rinnovabili, che forniscono l’energia elettrica necessaria al processo di elettrolisi.
IL VANTAGGIO DEL CANADA
Al contrario, “il Canada ha il vantaggio delle risorse naturali” – ha detto il ministro canadese delle Risorse naturali, Seamus O’Regan –, e anche “l’urgenza di ridurre le emissioni”. Il ministro dell’Economia tedesco, Peter Altmaier, ha sottolineato che Berlino e Ottawa condividono l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.
CIFRE NON FORNITE
Non sono state fornite cifre sui possibili volumi di commercio dell’idrogeno. Il prossimo maggio i rappresentanti dei due governi si incontreranno per la prima volta per definire un programma di lavoro, ha scritto Reuters.
COLLABORAZIONE ANCHE SUL GNL?
Altmaier e O’Regan hanno anche detto che la collaborazione canadese-tedesca potrebbe prevedere anche il commercio di gas naturale liquefatto (GNL) dalla costa orientale del Canada verso la Germania. Il gas naturale è stato descritto come una “tecnologia ponte” verso l’idrogeno.
LA STRATEGIA DEL CANADA PER L’IDROGENO
Lo scorso dicembre il Canada ha presentato la propria strategia per l’idrogeno, invitando ad investire nella crescita di un settore che, secondo le stime governative, varrà 50 miliardi di dollari canadesi (circa 37 miliardi di euro) e creerà 350mila posti di lavoro. Il paese ambisce a diventare uno dei tre maggiori produttori ed esportatori di idrogeno al mondo.
LA STRATEGIA DELL’UNIONE EUROPEA
La strategia della Commissione europea per l’idrogeno, invece, punta a raccogliere investimenti fino a 470 miliardi di euro. Attualmente l’idrogeno vale meno del 2 per cento del consumo energetico europeo: è ottenuto per la quasi interezza dal gas naturale e impiegato nella produzione di prodotti chimici.
Per quanto riguarda l’idrogeno verde, gli analisti vedono difficoltà soprattutto nei costi delle infrastrutture necessarie.